Un successo la prima mano bionica made in Italy. L’intervento eseguito al Policlinico Gemelli su tecnologia dell’Università di Pisa

Fa ben sperare la storia di Almerina Mascarello, 55 anni, la prima persona italiana a cui è stata impiantata una mano bionica

Stavolta il successo è tutto italiano. La paziente è vicentina, l’intervento è stato eseguito al policlinico Gemelli di Roma e la protesi della mano è stata sviluppata a Pisa, alla scuola superiore Sant’Anna. Fa ben sperare la storia di Almerina Mascarello, 55 anni, la prima persona italiana a cui è stata impiantata una mano bionica. L’intervento, necessario per sostituire l’estremità sinistra persa a seguito di un incidente stradale, è stato effettuato nel giugno del 2016. Ma la notizia è arrivata solo ora, quando cioè i medici hanno avuto tutte le necessarie conferme. L’impianto è figlio dell’intuizione che nel moncherino rimasto dopo un’amputazione restano i nervi. Inserire degli elettrodi della grandezza di un capello consente che i segnali di movimento inviati dal cervello vengano trasmessi alla mano robotica che, informatizzata, raccoglie l’input e risponde. Finora lo stimolatore, le pile e la strumentazione collegati alla mano sono stati portati dal paziente in uno zainetto. Il prossimo intervento prevede che l’intero sistema realizzato in dimensioni estremamente piccole finisca tutto dentro il braccio. La mano è una versione migliorata di quella impiantata su un uomo danese nel 2014. La donna ha portato con sé lo zainetto uscendo a Roma, sotto il controllo dei responsabili del test. Dopo sei mesi l’impianto è stato tolto. L’obiettivo ultimo ora è rendere questa tecnologia utilizzabile clinicamente. Ma è un altro passo in avanti che segna un grande straordinario traguardo.