Un taglio qua

di Gaetano Pedullà

Dai generali che vogliono fargli guerra per aver limato le ali ai loro caccia F35, ai magistrati (quelli alti, che guadagnano da sempre una tombola), fino alle banche e naturalmente alle opposizioni, ieri Renzi ha mandato di traverso l’uovo di Pasqua a un mucchio di privilegiati. Non ti curar di loro, ma guarda e passa, è il consiglio che il premier ha dato a se stesso nel suo viaggio verso il Paradiso delle elezioni europee. Un taglietto qua e un altro la, con quattro spicci presi vendendo le auto blu e una montagna di promesse, il Presidente del Consiglio è riuscito a mettere gli ormai famosi 80 euro nelle tasche di molti milioni di italiani. E siccome i generali e gli altri privilegiati pizzicati non sono milioni, alla fine il conto elettorale penderà – eccome! – dalla parte del governo. D’altra parte è chiaro a tutti che Renzi si sta barcamenando con tante piccole furbizie. Solo nel decreto legge varato ieri ha già dovuto lasciare fuori gli incapienti. E poi ci sono il passo avanti e i due indietro sui contratti a termine, il pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione (le imprese stanno ancora aspettando), la voce da fare grossa con l’Europa (giusto una letterina spedita a una Commissione europea che di fatto è assente, visto che tra poche settimane dovrà essere rinnovata per fine mandato). Detto questo però il premier sta facendo più cose di quante non se ne siano viste sognare agli ultimi governi. Sta comunicando abilmente queste mosse e alla fine con poco prenderà una marea di consensi. Si può fare di più? Certo. Ma la direzione è quella giusta. E dargli la croce addosso, anche a Pasqua, non è di sicuro generoso. Auguri.