Nessun reale chiarimento. E così il Movimento 5 Stelle torna a incalzare il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, sul risiko bancario. L’obiettivo è vederci chiaro, attraverso la richiesta di “un’urgente indagine conoscitiva e un ciclo di audizioni su tutte le operazioni bancarie” degli ultimi mesi. Su cui, come sottolinea il senatore e vicepresidente M5s, Mario Turco, “permangono ancora due interrogazioni parlamentare senza risposta” e su cui “pendono 54 esposti alla Consob e un’inchiesta della procura di Milano”. La richiesta di Turco nasce dalla risposta che il ministero dell’Economia ha dato ieri in commissione Finanze al Senato all’interrogazione pentastellata sul coinvolgimento delle casse di previdenza nel risiko bancario.
In particolare, si chiedeva conto degli investimenti “degli ultimi mesi in Mps e Mediobanca di Enpam, Cassa forense ed Enasarco, enti di previdenza vigilati dai ministeri dell’Economia e del Lavoro”. La risposta, però, non ha soddisfatto i 5 Stelle. Per Turco quelle del governo sono “azioni mirate a influenzare le scelte strategiche di società quotate”, perché “la realtà è che il governo Meloni è complice, vuole costituire un blocco di potere economico-politico-mediatico che passa per la scalata di Mps a Mediobanca spinta dai gruppi Caltagirone e Del Vecchio, con il supporto dei pacchetti bancari rastrellati dagli enti previdenziali. Questo è un abominio che non ha nulla a che vedere con l’economia reale, ma solo con le brame di potere di un governo e di una presidente del Consiglio ossessionata dall’accreditamento personale presso club, élite e circoletti vari. Tutto questo è intollerabile”.
Gli sviluppi del risiko bancario
Intanto la Banca centrale europea ha rilasciato a Mps l’autorizzazione per l’acquisizione diretta di una partecipazione di controllo in Mediobanca e indiretta in Mediobanca Premier e Compass Banca. La Commissione Ue, invece, spiega di aver ricevuto informazioni dagli operatori di mercato sulla cessione di una partecipazione in Mps “da parte dell’Italia”: “Stiamo esaminando le informazioni”, spiega una portavoce dell’esecutivo. Il governo continua a negare le accuse: il sottosegretario all’Economia, Federico Freni, spiega che l’esecutivo “non ha mai esercitato un ruolo di regista nell’ops” di Mps. Giorgetti sostiene che “il Tesoro non è un’azionista invadente” e che “il management ha deciso in autonomia”.
Ma non manca una sorta di frecciatina da Giorgetti: “Tutte le operazioni che vedo io sono fatte di carta. Soldi non li ha messi nessuno, è una cosa abbastanza singolare”. Su un altro fronte del risiko, invece, Banca Ifis ha annunciato che riconoscerà un premio in denaro del 5% (pari a 0,1775 euro per ciascuna azione illimity portata in adesione all’offerta pubblica di acquisto e scambio) nel caso in cui la soglia di adesione sia superiore al 90% del capitale sociale dell’emittente.