Urbano Cairo tra calcio, editoria, immobili e crediti pignorati verso Donati

di Carlotta Scozzari

Non solo editoria e calcio. Urbano Cairo, ultimamente al centro del palcoscenico mediatico per l’acquisizione de La7 da Telecom Italia, vanta una presenza in numerose società di altri settori: dall’informatica all’immobiliare, passando persino per un’azienda in fallimento di cui è diventato socio esercitando un pegno. Si tratta della Edm Srl di Perugia, che da quel che si apprende dalla documentazione del registro delle imprese risulta attiva nella promozione pubblicitaria. Tra l’altro, proprio in relazione al crac di questa società, l’ex dirigente di Rcs nonché ex editore del Corriere dell’Umbria, Alberto Donati, un anno fa, è stato condannato in primo grado a tre anni e due mesi per bancarotta dal tribunale di Milano. Ma cosa c’entra Cairo con questa storia? Come si apprende sempre dal registro delle imprese, dal 2005 e fino alla revoca della carica (che non c’è ancora stata), in Edm Srl, l’editore risulta custode del sequestro giudiziario.

Secondo quanto ricostruito da Lanotiziagiornale.it, la vicenda dovrebbe risalire al 2005, quando Cairo vantava un credito nei confronti di una società dell’universo Donati, poi fallita. Per incassare il denaro, allora, Cairo si rivolse a un’altra società del gruppo: Prima Editoriale Srl, azionista di controllo di Edm Srl e cancellata dal registro delle imprese nell’ottobre del 2011. Siccome già allora Prima Editoriale Srl aveva ben poche altre attività su cui Cairo potesse rivalersi, quest’ultimo diventò socio della stessa Edm Srl, cosa che risulta ancora ora dal momento che la società, ancorché non più attiva per ovvie ragioni, non è ancora tecnicamente fallita. Non a caso, nella visura di Edm Srl, si legge che la Cairo Communication ha pignorato una quota della società per nominali 2,36 milioni di euro (su un capitale versato di 7,85 milioni). Tuttavia, fonti vicine all’editore che ha appena rilevato La7 spiegano che quel credito a oggi non è ancora stato recuperato né, probabilmente, mai lo sarà.

A parte quest’episodio del pignoramento del credito, l’impero di Urbano Cairo lambisce tutta una serie di settori al di là di quelli per cui l’imprenditore di Alessandria è tipicamente conosciuto. Dunque non solo la Cairo Editore Spa della quale risulta presidente e amministratore delegato fino all’approvazione, ormai imminente, del bilancio del 2012. O la Cairo Communication Spa, sulla cui poltrona di presidente del consiglio di amministrazione resterà almeno fino all’approvazione dei conti dell’esercizio del 2013. O, ancora, la Cairo Pubblicità Spa, di cui sarà presidente fino al 2015, quando ci sarà il via libera al bilancio del 2014. Per non parlare del Torino Football Club Spa, di cui pure Cairo è presidente ma con scadenza a più breve termine: fino all’approvazione del bilancio del 2012.

L’imprenditore cinquantacinquenne, che in passato fu anche assistente personale di Silvio Berlusconi, è attivo anche nel ramo del real estate, attraverso la società di famiglia con sede legale a Masio (Al), Immobiliare costruzioni Belvedere di Giuseppe Cairo e c. Snc, della quale risulta socio dal 1982. Dal 2009, poi, Cairo è azionista unico di Tortona Immobiliare Srl, con sede legale a Milano. Non manca il settore dell’informatica, nel quale l’imprenditore alessandrino è attivo attraverso la Cairo Due Srl, che fornisce servizi connessi all’It, e della quale sarà presidente fino all’approvazione del bilancio del 2012. Lo stesso ruolo che ricopre, questa volta fino all’approvazione dei numeri del 2014, nella Srl Il Trovatore, che produce software non connessi all’edizione e che ha avviato l’attività di impresa nel 1997. Non va poi dimenticata la Ut Communications Spa, di cui Cairo è nuovamente presidente (fino all’ok al bilancio 2014) e che svolge l’attività di holding di partecipazioni in società operative.