Urso e le miniere aperte entro fine anno in Italia: cosa vuol dire l’annuncio del ministro del made in Italy

Urso e le miniere aperte: il ministro del made in Ttaly ha fatto un annuncio importante per l'economia e non solo dell'Italia.

Urso e le miniere aperte entro fine anno in Italia: cosa vuol dire l’annuncio del ministro del made in Italy

Urso e le miniere aperte in Italia per fine 2023: il ministro del made in Italy ha annunciato che presto ci saranno investimenti importanti che ripagherà in altri settori come quello dell’ambiente. Il ministro ha dichiarato che sta “preparando la mappatura dei siti di estrazione con il ministro Pichetto, partiamo dalle mappe di 30 anni fa“.

Urso e le miniere aperte entro fine anno in Italia

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a margine della presentazione a Roma del nuovo think tank della Luiss sui temi europei, ha annunciato che entro fine 2023 saranno aperte le miniere in Italia. “Occorre investire e riattivare queste potenzialità, riaprendo le miniere”, ha dichiarato il ministro.

Cosa vuol dire l’annuncio del ministro del made in Italy

“Io penso che entro la fine dell’anno tutto il quadro (sull’estrazione e lavorazione delle materie prime critiche in Europa, n.d.r.) sarà chiaro: la normativa europea, quella italiana e le potenzialità del nostro territorio. A quel punto le imprese potranno presentare i loro progetti“, sono state le parole del ministro Urso.

Il ministro ha evidenziato cosa vuol dire aprire le miniere in Italia: una spinta ed un investimento che ripagherebbe in termini di transizione ecologica. “L’Unione Europea ha definito 34 materie prime critiche, di cui 16 considerate anche strategiche per la loro rilevanza nella transizione ecologica e digitale, destinate all’aerospazio e alla difesa, alla produzione di batterie elettriche e pannelli solari, ma anche importanti per il divario fra offerta globale e domanda prevista” e in Italia “possediamo nel nostro paese 16 di queste 34 materie prime critiche indicate”, ma queste “si trovano in miniere che sono state chiuse 30 anni fa”.

“La proposta di regolamento come noto si prefigge i seguenti gli obiettivi rafforzare la catena di valore delle materie prime critiche europee tutte le fasi estrazione, raffinazione, trasformazione, riciclaggio, diversificazione delle importazioni materie prime“, per ridurre le dipendenze strategiche, continua Urso, “assicurando al contempo un livello elevato di protezione dell’ambiente, attraverso il miglioramento del loro circolarità e sostenibilità al fine di garantire che entro il 2030 e questo è il primo obiettivo, le capacità dell’unione per ciascuna materia prima strategica”