Vacanze o fuga? Matrimoni ed eventi speciali sono la scusa perfetta per organizzare viaggi all’estero

Il 15% degli italiani utilizza le vacanze come una scusa per evitare riunioni di famiglia, matrimoni o altri eventi a cui non vuole partecipare

Il bisogno di riposo, la necessità di prendere una pausa dallo stress quotidiano, l’interesse verso storia e cultura di altri paesi, la voglia di sperimentare altre gastronomie, di godersi spiagge paradisiache, divertirsi con gli amici o fare una fuga romantica con il partner sembrano ottimi motivi per organizzare una vacanza. Ma non è per tutti così: secondo un sondaggio del potente motore di ricerca per voli e alberghi www.jetcost.it, il 15% degli italiani utilizza la partenza e il viaggio verso una destinazione lontana come una scusa per evitare riunioni di famiglia, matrimoni o altri eventi a cui non vuole partecipare.

I dati sono emersi da una ricerca condotta dal team di Jetcost su circa 3.000 persone (500 per ogni nazionalità tra britannici, spagnoli, italiani, tedeschi, portoghesi e francesi), con più di 18 anni e con almeno un viaggio all’attivo negli ultimi due anni, sulle ragioni per cui gli europei fanno viaggi all’estero. Inizialmente, a tutti gli intervistati è stato chiesto perché avevano deciso di passare le loro vacanze all’estero e le risposte più comuni sono state: avevo voglia di scoprire paesi e città diverse (35%), desideravo una pausa lontano dal lavoro e dallo stress quotidiano (22%), volevo passare del tempo da solo con i miei cari a molti chilometri da casa (18%) e, sorprendentemente, il 15% degli italiani ha riconosciuto di aver prenotato un viaggio all’estero per fuggire da un’incombenza familiare o un altro appuntamento a cui non voleva proprio andare.

A chi ha dato questa risposta, è stato poi chiesto il motivo specifico per cui voleva evitare l’evento e le prime cinque risposte sono risultate:
1. Non posso permettermi o non voglio sostenere le spese per partecipare. 2. Questo tipo di eventi va sempre a finire male. 3. Non sopporto la maggior parte delle persone che saranno presenti. 4. Non mi piace o piacciono particolarmente il festeggiato o i festeggiati. 5. Non conosco la maggior parte degli invitati.

Secondo il sondaggio, più di un terzo (il 36%) di quelli che hanno deciso di andare in vacanza e di non partecipare a uno di questi eventi è finito a discutere con chi li ha organizzati, e nel 14% dei casi la lite ha raggiunto un livello tale da garantirgli di essere escluso dalle celebrazioni future.

Quando, infine, è stato chiesto agli intervistati perché non avessero detto semplicemente che non potevano partecipare invece che spendere soldi in una vacanza, la maggior parte (il 64%) ha risposto che il dire di aver già prenotato un viaggio all’estero sembrava una scusa migliore davanti a cui non potevano insistere.  Per quanto riguarda i risultati a livello europeo, gli italiani sono i secondi maggiori “evita matrimoni”, ricorrenze, occasioni speciali e riunioni di famiglia, dietro solo agli spagnoli.

1. Spagnoli 18%
2. Italiani 15%
3. Portoghesi 14%
4. Tedeschi 12%  5. Francesi 10%
6. Britannici 9%

Un portavoce di Jetcost ha dichiarato“E’ un po’ triste che molti italiani preferiscano andare in vacanza all’estero che celebrare quella che alcuni considerano un’’occasione speciale, ma è sicuramente meglio non obbligare nessuno, chi partecipa controvoglia a uno di questi eventi potrebbe rischiare di rovinare la festa anche a tutti gli altri”.