Vaccinazioni in caduta libera. Quasi nulla tra under 12 e over 50. Frenata di pari passo con quella di contagi e ricoveri. Sono 4,9 milioni gli italiani senza una dose

Frenata delle vaccinazioni anti-Covid di pari passo con quella di contagi e ricoveri. Sono 4,9 milioni gli italiani senza una dose.

Vaccinazioni in caduta libera. Quasi nulla tra under 12 e over 50. Frenata di pari passo con quella di contagi e ricoveri. Sono 4,9 milioni gli italiani senza una dose

Resta sotto i riflettori l’andamento della pandemia perché anche se si continua a registrare un calo dei contagi negli ultimi sette giorni la discesa ha subito uno stop fermandosi a -20,6%, dopo il -32 della settimana scorsa. Anche se, in parallelo, è diminuiti anche il numero (-19,6%). A dirlo è l’ultimo report della Fondazione Gimbe che giustifica la “riduzione” sia con una “ridotta circolazione virale” che con il “calo dei tamponi effettuati”.

La percentuale di positività al testing, invece, “si mantiene sostanzialmente stabile”: la media del tasso di positività dei tamponi molecolari vede infatti, nello stesso arco di tempo, solo un lieve calo dell’1,6% (dal 12,6 all’11%), mentre per gli antigenici rapidi fa registrare un lieve aumento dello 0,3% (dal 10,1 al 10,4).

Quanto alle ospedalizzazioni continua a scendere la pressione sugli ospedali. Numeri alla mano, nell’ultima settimana resta stabile sia il trend di riduzione dei posti letto occupati nei reparti Covid (-16,2%), che quelli in terapia intensiva (-19,9%). Anche i decessi dovuti al Sars-Cov-2, rileva Gimbe, continuano a scendere con un trend stabile: sono stati 1.828, -15,8% rispetto alla settimana precedente. In particolare, i ricoveri di pazienti con sintomi dovuti al Covid-19 scendono a 13.076 rispetto ai 15.602 della settimana precedente, il -16,2%, in meno, e le terapie intensive a 896 contr 1.119 (-19,9%).

Nei reparti ospedalieri di area critica, rileva il monitoraggio Gimbe, si passa dal picco di 1.717 pazienti Covid del 17 gennaio a 896 del 22 febbraio; mentre in area medica si passa dal picco di 19.913 registrato il 31 gennaio ai 13.076 del 22 febbraio. Certo è che secondo il report nonostante siano diminuiti i casi e la pandemia sia in una fase di rallentamento non si registra lo sprint finale sulle vaccinazioni, come avrebbe voluto il commissario straordinario all’emergenza, il generalissimo Francesco Paolo Figliuolo. Nonostante l’annuncio dell’arrivo del vaccino Novavax, infatti, negli ultimi 7 giorni sono stati solo 59mila i nuovi vaccinati: si conferma, quindi, il crollo negli over 50 (-44%) e nella fascia 5-11 (-57,1%), nella settimana 16-22 febbraio.

Sono 4,9 milioni le persone senza nemmeno una dose vaccinabili subito e 2,17 milioni di guariti protetti solo temporaneamente. Per le terze dosi tasso di copertura all’84,9 per cento con nette differenze regionali. “L’efficacia di tre dosi di vaccino nei confronti della malattia severa rimane elevata”, sottolineano dalla Fondazione presieduta da Nino Cartabellotta. In particolare nella settimana 16-22 febbraio si registra un ulteriore calo dei nuovi vaccinati: 59.033 rispetto ai 111.002 della settimana precedente (-46,8%).

Di questi il 33,2% è rappresentato dalla fascia 5-11. C’è da dire poi che l’obbligo vaccinale e l’entrata in vigore dell’obbligo di green pass rafforzato sui luoghi di lavoro non ha convinto gli over 50 dove il numero dei nuovi vaccinati scende ulteriormente, attestandosi a quota 15.255 (-44% rispetto alla settimana precedente). In continuo calo anche le altre fasce.

“Al 22 febbraio – riferisce sempre la Fondazione Gimbe – sono 7,07 milioni le persone che non hanno ricevuto nemmeno una dose, di cui 2,17 milioni guarite da Covid-19 da meno di 180 giorni e pertanto temporaneamente protette. In altri termini, le persone attualmente vaccinabili sono circa 4,9 milioni, un dato che tuttavia non tiene conto delle esenzioni di cui non si conosce il numero esatto”.