Mario Turrisi: l’avvocato di 45 anni ricoverato al Policlinico di Messina in gravi condizioni dopo il vaccino AstraZeneca

L'uomo è ricoverato per una emorragia cerebrale nel reparto di Rianimazione dopo il vaccino Astrazeneca. Ieri una trombosi del seno cerebrale

Mario Turrisi: l’avvocato di 45 anni ricoverato al Policlinico di Messina in gravi condizioni dopo il vaccino AstraZeneca

È ricoverato in gravissime condizioni l’avvocato Mario Turrisi di 45 anni di Tusa. Lo fa sapere il Policlinico di Messina. L’uomo è ricoverato per una emorragia cerebrale nel reparto di Rianimazione. Secondo alcuni siti di zona Turrisi era deceduto ma la notizia è stata smentita.

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Ieri Mario Turrisi si era sentito male in seguito a una trombosi del seno cerebrale. Nei giorni scorsi aveva avuto somministrato il vaccino Astrazeneca. Ma dopo la somministrazione aveva iniziato a sentirsi male. Poi il peggioramento improvviso.Immediata la segnalazione all’Aifa. Sul caso ha aperto un’inchiesta la Procura di Patti. A Sky TG24 Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano, ha detto che questo tipo di trombosi è un evento rarissimo: “”Tutti vaccini anti-Covid disponibili sono sostanzialmente comparabili nell’efficacia. Gli eventi avversi vanno evidenziati ma le trombosi di cui si parla restano eventi rarissimi”. “Si perde in alcuni casi – spiega il virologo – il vero rapporto fra il pericolo della malattia e il pericolo di un vaccino, e spesso si sbaglia pensando che sia meglio non vaccinarsi”.

I vaccini, chiarisce, “evitano la malattia, soprattutto quella grave. Ma studi ad hoc dimostrano che hanno anche la capacità e la possibilità di sterilizzare la persona che si vaccina e impedire in gran parte di contagiare gli altri. E’ un elemento importante che ci aspettavamo, mancava l’oggettività del dato scientifico che si sta acquisendo grazie agli studi e all’applicazione su grande scala di queste vaccinazioni”. Quanto ai problemi organizzativi, “bisogna vederli in un tempo un po’ più lungo. Perché l’organizzazione è davvero complessa. Mentre le nubi sulle dosi mi inquietano perché in questa guerra al virus le munizioni sono fondamentali come l’aspetto organizzativo che credo si sia ora ben oliato. Credo- ha concluso Preglisco – già si vedano bei risultati negli anziani ricoverati nelle Rsa e nei casi fra gli operatori sanitari precipitati quasi a zero”.

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Il vaccino AstraZeneca e l’ondata di panico in Francia

Intanto nel nord della Francia diverse centinaia di dosi del vaccino AstraZeneca restano nei frigoriferi in attesa che si presentino i candidati all’iniezione, dopo che molte persone hanno disdetto l’appuntamento dopo le continue notizie diffuse su presunti effetti collaterali del vaccino anglo-svedese. “È più di un’ondata di panico”, ha detto la sindaca di destra di Calais, nel nord, Natacha Bouchart. La prima cittadina ha detto di disporre di “550 dosi di AstraZeneca da iniettare”. Ma al momento soltanto 70 sono gli appuntamenti previsti nei prossimi giorni. Secondo lei, gli appuntamenti per chi è programmato con gli altri tipi di vaccino procedono normalmente.

“Sono 8 giorni – ha detto la sindaca – che va così. E venerdì (dopo le notizie dall’Inghilterra di 30 casi di trombosi in persone vaccinate, ndr) è stato il colpo di grazia”. “Serve davvero una campagna di informazione nazionale – ha insistito la Bouchart – per spiegare che questo vaccino non ha più conseguenze negative di Pfizer o Moderna. C’è stata una pessima comunicazione, con conseguenze adesso pesantissime”.

Foto da NebrodiNews