Via i generali e dentro i manager. L’ultima infornata di Gualtieri. I cinque militari percepivano mille euro al mese. Al loro posto super funzionari da 140mila euro l’anno

Dopo le 83 assunzioni per il suo staff e per quello della Giunta, continua l’infornata di manager da parte del sindaco Roberto Gualtieri.

Via i generali e dentro i manager. L’ultima infornata di Gualtieri. I cinque militari percepivano mille euro al mese. Al loro posto super funzionari da 140mila euro l’anno

Dopo le 83 assunzioni per il suo staff e per quello della Giunta (leggi l’articolo), continua l’infornata di manager da parte del sindaco Roberto Gualtieri. Questa volta ad entrare nella macrostruttura sono cinque funzionari che prenderanno il posto di altrettanti generali dell’esercito, chiamati dall’ex sindaca Virginia Raggi per portare la loro esperienza a servizio della città, a cui verrà corrisposto uno stipendio fino a 140 mila euro lordi l’anno.

Non ci sarebbe nulla di strano, del resto si tratta di assunzioni legittime, se non fosse che i generali dell’esercito – per le medesime mansioni -, grazie a un accordo tra Campidoglio e l’ex ministro della Difesa Elisabetta Trenta poi confermato anche dal suo successore Lorenzo Guerini, si accontentavano di appena mille euro al mese.

OPPOSIZIONI ALL’ATTACCO. Proprio per questo, considerando la necessità di centellinare le risorse, dalle opposizioni stanno piovendo continue critiche per quella che il consigliere M5S, Paolo Ferrara, giudica “un’abbuffata”. “Chissà se la Corte dei conti si interesserà al fatto che il Sultano di Roma, Roberto Gualtieri e la sua giunta manderanno via i generali dell’Esercito, pagati mille euro al mese per ricoprire ruoli da dirigenti per far spazio a qualche super funzionario da 140mila euro all’anno. Chissà”.

Del resto il caso, secondo Ferrara, è scottante perché “mandano via persone preparate, affidabili e integerrime che abbiamo voluto inserire nella macrostruttura proprio per non appesantire le casse della nostra amministrazione. Segnali preoccupanti di altezzosa e indisponente superiorità”. Gli fa eco il consigliere M5S, Daniele Diaco, secondo cui “ormai siamo abituati agli scivoloni della giunta Gualtieri, ma questa volta l’ha fatta davvero grossa.

I generali che collaboravano con l’amministrazione Raggi sono stati defenestrati e rimpiazzati da funzionari con stipendi faraonici” per questo, conclude il pentastellato con un duro attacco: “Da Gualtieri e i suoi c’è solo un grande progetto vincente: trasformare la Capitale d’Italia in una grande mangiatoia, grazie a consulenze stellari più o meno inutili”. Qualcuno potrebbe pensare che si tratta di dichiarazioni interessate visto che i generali sono stati scelti dalla Raggi, ma così non è. A dimostrarlo c’è il fatto che tutte le opposizioni sono sul piede di guerra con in prima fila il consigliere capitolino della Lega, Fabrizio Santori, che tuona “mentre a breve discuteremo un bilancio magro per i cittadini romani, – nel palazzo in Campidoglio continua lo sfarzo.

Dopo i contratti confermati per i dirigenti esterni e lo staff faraonico da 110 persone alla modica cifra di 6 milioni e mezzo di euro l’anno per i prossimi 5 anni, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che ha la delega del personale, arriva a cacciare dall’amministrazione i generali dell’Esercito, pagati solo mille euro al mese per ricoprire ruoli scoperti da dirigenti” sostituendoli con “funzionari da 140mila euro all’anno scelti ad hoc nei ruoli chiave dell’amministrazione”.

Non solo. Secondo Santori non sarebbe neanche tutto perché, ammonisce, “non dimentichiamo che mancano all’appello ancora diversi nuovi dirigenti per gli uffici di scopo partoriti nell’ultimo provvedimento della macrostruttura” e per questo, conclude, “in attesa dell’ennesimo atto che calpesta quel necessario processo volto a migliorare l’efficienza e l’efficacia della spesa pubblica ci chiediamo se Gualtieri sia consapevole del periodo economico che sta vivendo la nostra città”.

Dall’archivio: Abbuffata in Campidoglio. Uno staff faraonico per Gualtieri. La denuncia del consigliere di opposizione Santori: “Esercito di 80 persone al costo di 20 milioni in 5 anni”.