Le banche avranno l’obbligo di stipulare i conti correnti e avranno anche il divieto di recederli in presenza di saldi attivi, salvo casi gravi come riciclaggio e terrorismo. La proposta Romano-Bagnai che riconosce per tutti il diritto al conto passa l’esame dell’Aula della Camera e si appresta ora ad approdare in Senato, sempre più vicina a diventare legge. Il via libera è arrivato all’unanimità con 254 sì.
Via libera unanime
Il vicepremier Matteo Salvini parla di “storica vittoria della Lega”. FdI fa notare come sia stato colmato un vuoto normativo ed anche il Pd, che ha votato a favore, parla di “un tassello” da aggiungere al diritto di cittadinanza. Soddisfatti anche i consumatori, con il Codacons però che avverte sui possibili aumenti delle spese di gestione.
I dubbi di Abi e Bankitalia
Alla presentazione in Parlamento, la proposta non aveva però convinto Bankitalia e Abi. L’Associazione bancaria aveva spiegato che prevedere l’obbligo in capo alla banca di aprire un conto corrente “evoca una funzione ‘pubblicistica’ o ‘para-pubblicistica’ dell’attività bancaria”, in contrasto con l’articolo 10 del Testo unico bancario che sancisce invece il carattere di impresa dell’attività bancaria.
Bankitalia aveva invece richiamato l’attenzione “sui profili di compatibilità della proposta con alcuni principi dell’ordinamento europeo e costituzionale, sui suoi possibili effetti in termini di solidità e stabilità del sistema finanziario e sull’interazione con la vigente normativa antiriciclaggio”.
L’Italia conta 48 milioni di conti correnti, in aumento secondo la Fabi del 13% rispetto al 2019.