Volano le spese militari: per 48 nuovi elicotteri i costi lievitano dai 2,77 miliardi del 2016 agli attuali 4,65

Volano le spese militari italiane. L'osservatorio Milex denuncia l'esplosione dei costi per 48 nuovi elicotteri AW-249

Volano le spese militari: per 48 nuovi elicotteri i costi lievitano dai 2,77 miliardi del 2016 agli attuali 4,65

Da 2,77 miliardi a 4,65 miliardi. È l’impennata dei costi a carico dello Stato per l’acquisto dei 48 nuovi elicotteri da attacco dell’Esercito AW-249 Fenice di Leonardo, destinati a rimpiazzare i Mangusta. A suonare l’allarme per la lievitazione dei prezzi è l’osservatorio Milex sulle spese militari italiane, che denuncia come “il programma, lanciato nel 2016, all’avvio della seconda fase nel 2020 fu approvato per un costo complessivo preventivato di 2,77 miliardi. Nel nuovo decreto all’esame delle Commissioni Difesa del Parlamento la cifra è diventata di 4,65 miliardi“.

Un decreto sul quale oggi la commissione Difesa della Camera sarà chiamata a dare il suo parere con “la solita fretta e superficialità”, lamenta Milex.

L’acquisto dei 48 elicotteri deciso dieci anni fa

Oltre ai 48 elicotteri, il programma avviato quasi un decennio fa prevede anche l’acquisto di tutti i retrofit meccanici e informatici necessari per portare i velivoli alla piena capacità operativa, i simulatori per l’addestramento e il supporto tecnico e logistico.

Fino al 2020 si stimava una spesa di 2,77 miliardi

Una prima fase del programma per l’acquisto dei primi tre elicotteri era stata autorizzata nel 2016 ad un costo di 487 milioni. La seconda fase, teoricamente conclusiva del programma, è stata autorizzata nel 2020, anno in cui il costo totale del programma era stato quantificato in 2,77 miliardi.

Ora la Difesa ne chiede 1,78 in più, non preventivato

Teoricamente la difesa avrebbe potuto concludere la seconda fase dell’acquisto con gli stanziamenti ricevuti con le leggi di Bilancio del 2024 e del 2025. Invece, spiega Milex, per procedere con queste acquisizioni finali, la Difesa ha presentato alle Camere un nuovo decreto relativo ad una terza fase da 1,22 miliardi (già finanziati in Ldb 2025), prevedendo anche una quarta fase conclusiva da 656 milioni (“non si sa per fare cosa”, commenta l’osservatorio) e di conseguenza un costo complessivo del programma che lievita a 4,65 miliardi.

A cosa servono quei soldi? chiede Milex

“Se la necessità di un nuovo decreto può essere spiegata con l’aumento del costo, non è chiara la motivazione della rimodulazione delle fasi e soprattutto cosa giustifichi questo aumento di quasi 1,9 miliardi, vale a dire del 68% rispetto alla previsione del 2020”, dichiara Milex, “Appare infatti difficilmente attribuibile al solo aumento dei costi o della durata, da quinquennale a decennale, dei contratti di manutenzione delle 48 macchine”.