Zelensky a Roma incontra Mattarella, Bergoglio e Meloni. Il premier: “Alla pace si arriverà solo quando la Russia cesserà le ostilità”

Zelensky a Roma ha incontrato sia i più altri rappresentanti della politica sia Papa Francesco. Domani vola a Berlino.

Zelensky a Roma incontra Mattarella, Bergoglio e Meloni. Il premier: “Alla pace si arriverà solo quando la Russia cesserà le ostilità”

Volodymyr Zelensky è atterrato questa mattina a Roma, nell’area militare all’aeroporto di Ciampino. Ad accoglierlo c’erano il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e l’ambasciatore ucraino a Roma, Yaroslav Melnyk. L’auto con a bordo il presidente ucraino, scortata da numerose vetture con a bordo agenti di sicurezza, si è poi messa in moto in direzione di Roma. “Oggi sono a Roma. Sto per incontrare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Primo Ministro, Giorgia Meloni e il Papa. Un’importante visita in vista della vittoria dell’Ucraina”, ha scritto Zelensky sul suo profilo Twitter poco prima del suo arrivo in Italia.

Tajani a Zelensky: “L’Italia dà il benvenuto al Presidente dell’Ucraina”

“L’Italia dà il benvenuto al Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. Rinnoviamo il nostro impegno al fianco del popolo ucraino, a difesa della libertà e della democrazia”. Lo ha scritto su Twitter il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Lavoriamo ovviamente per la pace, sosteniamo tutte le iniziative a favore della pace, però sia chiaro, la pace significa, giustizia, quindi l’indipendenza totale dell’Ucraina”.

La capitale è blindata con oltre 1000 uomini in campo per la visita del presidente Zelensky, che oggi terrà la sua prima visita in Italia dall’inizio dell’invasione russa. Sui cieli di Roma è stata imposta la “no fly zone” e sulle strade che portano verso il centro sono schierati tiratori scelti. Bonificato anche il sottosuolo, intensificati i controlli su strade, ferrovie, stazioni. È in atto la No Fly Zone e sono stati predisposti dispositivi militari per il controllo dall’alto del corteo e per l’intercettare eventuali droni non autorizzati.

L’incontro di Zelensky con Mattarella: “La pace non deve essere una resa”

“Per l’Italia è un onore averla qui a Roma. Sono lieto di incontrarla nuovamente dopo il nostro incontro di oltre tre anni addietro, anche se la condizione che voi state affrontando è ben diversa. Noi siamo pienamente al vostro fianco, benvenuto presidente” ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, aprendo l’incontro al Quirinale con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

“Riconfermo il pieno sostegno dell’Italia all’Ucraina sul piano degli aiuti militari, finanziari, umanitari e della ricostruzione, sul breve e lungo termine – ha sottolineato Mattarella secondo quanto si apprende da fonti del Quirinale -. Sono in gioco non solo l’indipendenza e l’integrità territoriale dell’Ucraina, ma anche la libertà dei popoli e l’ordine internazionale”. Per il capo dello Stato “la pace, per la quale tutti lavoriamo, deve ripristinare la giustizia e il diritto internazionale. Deve essere una pace vera e non una resa”.

“Sono qui per ringraziare l’Italia. Vorrei abbracciare gli italiani uno a uno per il sostegno che ci è stato continuamente offerto a tutti i livelli e che non è mutato con i governi (Draghi e Meloni, ndr). Abbiamo con l’Italia valori comuni”, ha detto Zelensky a Mattarella. “Noi siamo per la pace, la nostra vittoria è la pace. Siamo aperti a tutti i contributi internazionali ma la guerra la stiamo subendo sul nostro territorio e la pace deve prevedere la giustizia su tutto il nostro territorio”, ha proseguito il presidente ucraino.

Tra gli argomenti di conversazione tra i due capi di Stato l’efficacia delle sanzioni economiche alla Russia, la questione della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la lotta alle fake news con la necessità di azioni più efficaci a livello europeo. Si è discusso anche dei bombardamenti delle strutture civili e del rapimento dei bambini ucraini (definiti da Mattarella “una pratica straziante e ignobile”), ma anche della ricostruzione, dei crimini di guerra, e dell’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea. Per Mattarella “la decisione dell’Unione Europea di avviare il processo di integrazione dell’Ucraina è stata storica. L’Italia punta ora ad aiutare l’Ucraina per il raggiungimento dei parametri”.

L’incontro con la Meloni a Palazzo Chigi

L’Italia, in raccordo con i principali Alleati, continuerà a fornire il supporto necessario, anche militare, affinché si arrivi a una pace giusta per l’Ucraina, che potrà esserci solo se la Russia cesserà le ostilità. È uno dei concetti, a quanto si apprende, che verranno espressi dalla premier Giorgia Meloni nel colloquio appena iniziato con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Allo stesso tempo, viene spiegato, l’Italia continuerà a sostenere un’applicazione rigorosa delle sanzioni che sono uno dei principali strumenti nei confronti dell’aggressore, insieme a quello finanziario e militare, per far cessare le ostilità.

“A Roma ho incontrato il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. Sono grato per la posizione coerente sul sostegno all’Ucraina. Apprezziamo l’assistenza importante militare che dà al nostro Paese la capacità di resistere all’aggressione russa. La chiave del nostro successo sul campo di battaglia è la ricezione tempestiva dell’assistenza necessaria. L’Italia era e è dalla parte giusta, dalla parte della verità in questa guerra. Ci stiamo muovendo nella direzione della vittoria. La vittoria è significa la pace per il nostro Stato“. Così Volodymyr Zelensky in un messaggio su Telegram in ucraino e in italiano.

“A fine febbraio sono stata a Kiev. Noi abbiamo realizzato lo scorso 26 una grande conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina per dimostrare che la nostra nazione vuole svolgere un ruolo di primo piano per la ricostruzione e che scommettiamo sulla vittoria dell’Ucraina” ha dichiarato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni al termine dell’incontro con il presidente ucraino Zelensky. “Alla pace – ha aggiunto – si arriverà solo se e quando la Russia cesserà le ostilità. Siamo favorevoli ad una soluzione diplomatica del conflitto. Sosteniamo la formula di pace in 10 punti del presidente Zelensky. E riconosciamo le legittime aspirazione europee dell’Ucraina, avamposto della sicurezza dell’intero continente europeo”.

“Giorgia, ti ringrazio per la possibilità di essere in questo bellissimo Stato con una grande storia, sono qui per stringerle la mano e ringraziare per aver dato rifugio ai cittadini ucraini, non lo dimenticherò mai” ha detto Zelensky nel corso della conferenza stampa congiunta a Palazzo Chigi rivolgendosi al premier Meloni.