Zelensky chiede ancora aiuti all’Ue: “Abbiamo bisogno del vostro sostegno”

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in vista del vertice Ue chiede ai partner continentali nuovi sostegni concreti.

Zelensky chiede ancora aiuti all’Ue: “Abbiamo bisogno del vostro sostegno”

Nel giorno del vertice europeo, il messaggio del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è solo uno: “Abbiamo bisogno del sostegno dei partner”. Su Telegram Zelensky parla dopo l’attacco missilistico russo della scorsa notte su Kiev, durante il quale sono stati abbattuti più di 30 missili. 

“I terroristi russi – afferma il presidente ucraino – non hanno missili tali da poter aggirare la difesa dei Patriots e di altri importanti sistemi mondiali: ora questa protezione è necessaria qui in Ucraina”. Ma si può raggiungere solo “se i partner hanno sufficiente volontà politica”.

L’appello di Zelensky all’Ue

Il presidente ucraino prosegue nel suo messaggio: “Dobbiamo dimostrare che il terrore perde sempre, dobbiamo dimostrare alla Russia che sarà costretta ad accettare una vita normale e libera in Ucraina”. Rigranziando “coloro che nel mondo aiutano davvero”, il presidente ha quindi chiesto ancora più sopporto agli alleati europei.

Oggi il vertice, stando a quanto riportato nella bozza delle conclusioni, si concentrerà sul tentativo di trovare un “approccio che tenga conto di tutti i rischi”. Il Consiglio europeo parla di una necessaria “preparazione militare-civile rafforzata nonché coordinata” e anche di una “gestione strategica delle crisi nel contesto dell’evoluzione del panorama delle minacce”. 

L’intenzione è quella di portare i vertici europei a proporre “azioni per rafforzare la preparazione e la risposta alle crisi a livello dell’Ue in un approccio che tenga conto di tutti i rischi e di tutta la società, in vista di una futura strategia di prontezza”. Intanto dai rappresentanti permanenti dei 27 in Ue è arrivato il via libera alle sanzioni contro persone ed entità ritenute responsabili della morte di Alexei Navalny, l’oppositore del presidente russo, Vladimir Putin. 

Tra i Paesi è invece in corso un confronto tutt’altro che semplice sull’ipotesi di fare debito comune, per esempio con i defense bond, per sostenere gli investimenti nel settore della difesa. Per il momento, però, i Paesi frugali, a partire dalla Germania, sembrano aver ottenuto la cancellazione di un riferimento a uno strumento del genere nelle conclusioni del vertice.