Zelensky sorprende Putin e porta la guerra in Russia con un triplice attacco. Lo zar furioso minaccia rappresaglie e tuona: “Il regime di Kiev è ormai un’organizzazione terroristica”

Zelensky sorprende Putin e porta la guerra in Russia con un triplice attacco. Ira dello zar: "Kiev è un'organizzazione terroristica"

Zelensky sorprende Putin e porta la guerra in Russia con un triplice attacco. Lo zar furioso minaccia rappresaglie e tuona: “Il regime di Kiev è ormai un’organizzazione terroristica”

Prima l’attacco che ha distrutto 41 bombardieri russi a lungo raggio, poi l’attentato al ponte che collega la Crimea alla terraferma e, in ultimo, il nuovo blitz con cui le forze ucraine hanno devastato alcuni sistemi di lancio per missili Iskander nei pressi della città di Klintsy, in Russia. L’Ucraina di Volodymyr Zelensky, nel volgere di tre giorni, ha assestato una serie di micidiali attacchi che, da un lato, dimostrano come l’ex repubblica sovietica sia ben lontana dalla capitolazione, ma che al contempo allontanano la pace, perché Vladimir Putin ha già fatto sapere che la rappresaglia ci sarà e sarà durissima.

Raid delle forze di Kiev che hanno sorpreso il presidente degli Usa, Donald Trump, il quale, secondo quanto riferisce Axios, li ha definiti “forti e tosti”, perché “da una prospettiva internazionale, è come se un chihuahua avesse inflitto danni seri a un cane molto più grande”.

Stupore che, però, si mischia con il timore – di cui il leader Usa ha avuto diretta conferma dal presidente Putin – che causerà una “durissima reazione” e ha spinto l’ambasciata degli Stati Uniti a Kiev a esortare i cittadini statunitensi a prestare la “dovuta cautela, tenendosi pronti a trovare rifugio immediato in caso di allerta aerea”.

Zelensky sorprende Putin e porta la guerra in Russia con un triplice attacco. Lo zar furioso minaccia rappresaglie e tuona: “Il regime di Kiev è ormai un’organizzazione terroristica”

Una preoccupazione più che giustificata, anche perché l’avviso di Putin all’Occidente sembra far presagire “operazioni eclatanti”, che, per il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, sono ormai imminenti, ma che dipenderanno dalle decisioni del comando russo, il quale deciderà “quando e come” rispondere ai raid ucraini. Del resto, lo zar – citato dall’agenzia stampa Tass – pur dicendosi disposto a riprendere i negoziati di pace, è tornato a tuonare contro “il regime di Kiev, già illegittimo, che sta degenerando in un’organizzazione terroristica”.

Parole a cui ha risposto Zelensky, facendo notare che gli attacchi condotti dal suo esercito sono “perfettamente legittimi” e sono avvenuti soltanto perché è stata la Russia a rifiutare il cessate il fuoco proposto dall’Ucraina durante i colloqui tenuti in Turchia il 2 giugno. Tutte ragioni per le quali ha ribadito che, davanti all’ostinazione russa, che continua quotidianamente a colpire i civili, “senza una tregua non ha senso proseguire con i colloqui nel formato di Istanbul”.