Mi meraviglio di chi si meraviglia delle notizie da Kiev sulla corruzione delle alte sfere. Si sapeva dal 1992, da quando l’Ucraina è nata, che era il Paese più corrotto d’Europa.
Aldo Contaldo
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Gentile lettore, fino a due mesi fa l’Europa fingeva che la corruzione ucraina fosse faccenda di bustarelle tra gente di piccolo rango, vigili urbani, impiegati comunali, ecc. Poi Zelensky emanò una legge per abolire il Nabu, l’ente investigativo anticorruzione, ma dovette ritirarla per le proteste popolari e perché l’Ue minacciò di tagliargli la mangiatoria. Si disse che la legge mirava a salvare la cerchia stretta dei suoi collaboratori, invischiati nei massimi gradi di corruzione. Il Nabu è sopravvissuto e voilà gli Zelensky’s boys cadono nella rete a grappoli. Tra loro ci sono il ministro della Giustizia German Galushchenko e il noto Timur Mindich, socio di Zelensky nella società di produzioni televisive. Rubavano a man bassa i soldi europei ed estorcevano denaro alle aziende appaltatrici dello Stato con la minaccia di mandare al fronte i loro operai. Disgustoso. Se tanto mi dà tanto, le indagini potrebbero arrivare alla cassaforte personale di Zelensky. Ma, comunque vada, penso che lui si salverà. Ci penserà l’Europa al grido di “Salvate il mito Zelensky”. Per la credibilità dell’Ue è già un colpo che gli europei sappiano che abbiamo elargito una cornucopia di 178 miliardi per ingrassare fior di ladri, che è come mettere il formaggio per i topi senza mettere la trappola. Immagini l’effetto se avvenisse la caduta fragorosa di Zelensky. Porterebbe con sé nel burrone l’Ue, l’Uk e le politiche belliciste.
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