Zero commissioni sulle carte. Il Governo spinge i minipagamenti. Niente costi sulle spese elettroniche fino a 5 e 25 euro. L’ipotesi allo studio per ridurre l’uso del contante

Il Governo ci riprova con la lotta all’evasione attraverso una maggiore spinta all’uso di carte e bancomat al posto del contante. La strategia resta quella di favorire sia chi compra che chi vende. I primi anche con premi monetari, e i secondi abbattendo le commissioni applicate dalle banche al denaro di plastica. Su questo si punta addirittura ad azzerare le commissioni per i micropagamenti fino a 5 euro, con l’obiettivo di spingersi fino alla soglia dei 25. E in un incontro con gli operatori, l’Esecutivo ha chiesto di partecipare all’iniziativa del cashback (restituzione di denaro ai clienti), con importi aggiuntivi.

Un’ipotesi che ricorda le vecchie rottamazioni delle automobili, per le quali all’incentivo pubblico doveva sommarsi anche uno sconto prefissato da parte del venditore. Incentivi che dovrebbero portarci ad allinearci all’Europa, dove carte di credito e bancomat sono molto più diffusi. Di qui l’insistenza ad invogliare i cittadini con un superpremio da 3.000 euro. L’idea è quella di assegnare questa somma ai 100mila cittadini che avranno usato di più la carta di credito, considerando non la cifra spesa ma il numero di operazioni effettuate (per cui – è stato spiegato – cinque caffè equivarranno a cinque borse di lusso.

Un incentivo che si affiancherà al cashback più tradizionale e che consentirà a chi sceglie i pagamenti digitali di ottenere un rimborso massimo di 300 euro. Il cashback e il super-cashback (il nuovo nome del bonus Befana) dovrebbero partire dal primo dicembre ma per diventare operative hanno bisogno di essere messe nero su bianco con dei decreti attuativi del Tesoro. A disposizione ci sono al momento un miliardo e settecentocinquanta milioni per il 2021, poco più della metà dei 3 miliardi stanziati originariamente con la manovra dello scorso anno e poi però dirottati a finanziare le misure anti Covid.

Dal primo gennaio scatterà inoltre la lotteria degli scontrini, che doveva partire da luglio ma anche questa era slittata a causa del Coronavirus. Si tratta di un concorso a premi gratuito, collegato allo scontrino elettronico. In totale ci sono 50 milioni di euro a disposizione e il piatto più ricco è quello che per i pagamenti “zero contanti”: si potrà vincere fino a 5 milioni e in questo caso ad essere premiato sarà anche l’esercente (fino a un milione di euro). Chi usa i contanti potrà invece sperare di incassare fino a un milione di euro, oltre a premi mensili e settimanali che vanno dai 5mila ai 100mila euro.