Zero termico, nuovo record italiano: è a 5.328 metri

Nuovo record italiano dello zero termico raggiunto stanotte alla stazione di Novara Cameri a 5.328 metri.

Zero termico, nuovo record italiano: è a 5.328 metri

Nuovo record italiano dello zero termico raggiunto stanotte alla stazione di radiosondaggio Novara Cameri a 5.328 metri. A renderlo noto è stato iLMeteo.it sottolineando che nel nostro Paese è stato superato il record della Svizzera che stanotte a Payerne ha registrato lo zero termico a 5.298 metri, il valore più alto dal 1954, quando hanno iniziato le loro misurazioni. Per quanto riguarda le temperature massime in montagna, iLMeteo.it rileva che sono stati raggiunti 23 gradi a 2.100 metri e 39 gradi a 900 metri. Sulle Alpi lo zero termico medio in estate è a 3.800 metri.

Nuovo record italiano dello zero termico raggiunto stanotte alla stazione di Novara Cameri a 5.328 metri

Nella terza decade di agosto a 3500 metri. Oggi – sottolinea iLMeteo.it – “siamo 1.800 metri oltre”. La Marmolada resta sorvegliata speciale. Si aspettano nuove massime molto elevate. Già a metà mattinata di oggi la temperatura ha raggiunto 11,7 gradi e si mostrava in salita di quasi +5 gradi già dall’alba di oggi. I 14 toccati ieri intorno alle 17.30 ai 3.343 metri di altitudine di Punta Penia dove è situata la strumentazione meteo della piattaforma Marmoladameteo.it potrebbero essere di nuovo raggiunti se non superati.

“Ancora una volta ci troviamo con lo zero termico a 5000 metri – ha commentato il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli -, ovvero l’altitudine al di sopra della quale la temperatura dell’aria rimane sempre minore di zero. Quando ciò accade così spesso, come abbiamo visto quest’anno, è un problema per il sistema delle nevi perenni e dei ghiacciai. Ovviamente la causa è da imputarsi al riscaldamento globale e alla crisi che questo governo continua ad ignorare”.

Bonelli: “La causa è da imputarsi al riscaldamento globale e alla crisi che questo governo continua ad ignorare”

“In un Paese che sta subendo danni gravissimi a causa degli incendi e della desertificazione – aggiunge l’esponente di Avs -, ci troviamo davanti un governo che si sta dimostrando sempre di piu’ nemico dell’ambiente, che non approva il piano di adattamento climatico, lasciandolo chiuso nei cassetti, e continua a contrastare le politiche ambientali dell’Europa. Tutto ciò è vergognoso e inaccettabile: fanno guerra all’ambiente ma continuano a dare privilegi alle multinazionali del fossile, infischiandosene della transizione ecologica, che è sempre più urgente è necessaria”.

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