Bankitalia spende e spande: 5 milioni per piante e giardini

di Stefano Sansonetti

Neanche fosse un orto botanico. Sembra proprio che dalle parti della Banca d’Italia, guidata da Ignazio Visc0, non si sia voluto badare a spese per la manutenzione e lo sviluppo delle “aree verdi” che circondano le principali sedi romane della banca centrale. Compreso il supercircolo sportivo sulla via Tuscolana che conta campi da tennis e da calcio. Alla fine l’assegno staccato da palazzo Koch corrisponde alla bellezza di 5 milioni e 331 mila euro. La cifra, davvero sostanziosa, servirà tra le altre cose per “la fornitura, la collocazione, la manutenzione e il ritiro di piante ornamentali”, per “la manutenzione delle zone destinate a uliveto e degli ulivi ubicati nelle zone circostanti gli edifici” e per “la fornitura di composizioni di fiori recisi”. Non c’è che dire, devono essersi detti a via Nazionale, anche l’occhio vuole la sua parte. Peccato che per soddisfare questa esigenza incomprimibile l’istituto abbia deciso di mettere mano al portafoglio in modo consistente. A esultare, oltre ai funzionari della banca centrale che potranno riposarsi in questi spazi, è anche la Società Cooperativa Florovivaistica del Lazio, una coop “rossa” ubicata in piena via Appia Antica, a un tiro di schioppo dalla tomba di Cecilia Metella.

La procedura
La cooperativa in questione, nei giorni scorsi, si è aggiudicata un appalto predisposto dai tecnici di Bankitalia. I quali, addirittura, avevano indicato come base d’asta la cifra di 7 milioni e 50 mila euro. Dai documenti di gara si apprende che il servizio di manutenzione delle aree a verde e di noleggio delle piante ornamentali riguarda innanzitutto “gli edifici della Banca in Roma e per il centro Donato Menichella in Frascati”. Subito dopo le carte aggiungono che le attività in questione dovranno essere prestate anche per le aree a verde dei campi da tennis e di calcio presso il centro sportivo situato nei pressi di via Tuscolana. Di sicuro è stato davvero un bel colpo per la Società Cooperativa Florovivaistica del Lazio, che in base ai documenti di aggiudicazione della commessa è riuscita a prevalere su altre sette società concorrenti che avrebbero voluto mettere le mani sul “gustoso” appalto.

La vincitrice
Del resto la cooperativa, storicamente guidata da Carlo Scarchilli e dalla famiglia Amadio, è abituata ad avere clienti istituzionali Vip. Dal sito internet, per esempio, si apprende che l’azienda lavora anche per Coni, provincia di Roma, comune di Roma, consiglio regionale del lazio, Auditorium Parco della Musica e presidenza del consiglio dei ministri. Tutto questo ha permesso alla cooperativa, che sempre dal sito risulta iscritta alla Legacoop (l’associazione delle cosiddette “coop rosse”), di ottenere negli ultimi tre esercizi fatturati nell’ordine dei tre milioni di euro all’anno.

La commessa
Il servizio, che in base a quanto indicato nei documenti avrà durata quadriennale, potrà eventualmente essere subappaltato. Una specifica sezione del bando, infatti, concede questa opportunità con un valore massimo “subappaltabile a terzi di 1 milione e 809 mila euro”. Tra le varie attività, inoltre, sono indicate anche la fornitura di contenitori per le piante, la manutenzione “di siepi, arbusti, del patrimonio arboreo, delle aiuole fiorite, dei vialetti, dei marciapiedi e dei cordonati attigui alle aree verdi, l’irrigazione di soccorso, i trattamenti antiparassitari, la manutenzione delle piante contenute nelle fioriere e delle cassette di ‘lauri dissuasori di sosta’”. Insomma, parole e prospettive che evocano quasi scenari bucolici di altri tempi. Per i quali la nostra banca centrale ha deciso di mettere sul piatto 5 milioni di euro.