Vai al contenuto
LA NOTIZIA
  • Home
  • Editoriali
  • Politica
  • Economia
  • Mondo
  • Roma
  • Milano
  • Napoli
  • Tv e Media
  • La Sveglia
  • Le Lettere
  • Senza bavaglio
Menu
Abbonati
19/07/2025
00:06
riarmo gaza Dazi Guerra in Ucraina
Redazione

Chi più inquina più guadagna. Ora il Governo vuole darci un taglio. Buttiamo 19 miliardi in sussidi dannosi per l’ambiente. Mentre per quelli verdi spendiamo 4 miliardi meno

Pubblicato il 30 Ottobre 2019 di Redazione on-line

Lo sentiamo dire spesso: chi inquina paga. È giusto che sia così, si penserà. Dopotutto parliamo di una sorta di rivisitazione contemporanea del vecchio adagio “chi sbaglia, paga”. Ecco, oggi sappiamo che non è vero nulla. Anzi, la realtà combacia perfettamente al contrario. In altre parole, più si inquina più è probabile si riesca a godere di finanziamenti pubblici. Questo incredibile controsenso istituzionale è racchiuso da tre lettere: Sad, sigla che sta per “Sussidi ambientalmente dannosi”. Parliamo di incentivi, agevolazioni, esenzioni a disposizione di chi, per un motivo o per un altro, lavora o produce non tenendo minimamente conto delle ripercussioni della sua attività sull’ambiente.

Può sembrare assurdo (e lo è) ma non solo abbiamo un ampio numero di bonus che per l’ambiente sono autentici veleni, ma negli ultimi anni questo genere di aiuti ha persino subito un incremento, fino a superare per portata gli incentivi green. Secondo l’ultima edizione del “Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e dei sussidi ambientalmente favorevoli” (Sad, come detto, e Saf) redatto dal ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, e consegnata in questi giorni in Parlamento, nel 2017 (ultimi dati disponibili) i sussidi favorevoli sono stimati in 15,2 miliardi di euro, mentre quelli dannosi ammontano a 19,3 miliardi. Poco meno di una Manovra.

DAI TRASPORTI ALL’ENERGIA. Basta pensare al confronto tra 2016 e 2017 per capire non solo come il problema non sia assolutamente secondario, ma anche come sia stato nel tempo sottovalutato. Se nel 2016 i Sussidi ambientalmente dannosi erano 131, nel corso di un solo anno ne sono stati identificati altri 30. E inevitabilmente è aumentata anche la mole economica legata ai sussidi: da 18,7 agli attuali 19,3. Ma di cosa parliamo, più nel dettaglio? La parte più corposa degli incentivi analizzati, e che hanno impatti significativi sull’ambiente, è associata al settore energetico. Dei 19,3 miliardi di euro di sussidi, ben 16,8 miliardi sono aiuti dedicati al comparto fossile: si va dall’esenzione dall’accisa sui prodotti energetici impiegati come carburanti per la navigazione alla franchigia sulle aliquote di prodotto della coltivazione di gas naturale e petrolio (royalties), fino ai fondi per ricerca, sviluppo e dimostrazione per il carbone.

Ma nel mirino c’è anche il settore agricolo e ittico. Tra i Sad, ad esempio, spicca il “Sostegno specifico per la zootecnia bovina da carne: macellazione bovini”, che vale da solo 72 milioni. La ragione? “Il sostegno – si legge nel lungo report ministeriale – è volto a mantenere gli attuali livelli produttivi, ma ciò avviene a prescindere dal soddisfacimento di requisiti ambientali volti a prevenire o mitigare gli effetti ambientali dannosi degli allevamenti zootecnici, che risultano responsabili – in particolare – di rilevanti emissioni in atmosfera di gas metano e protossido di azoto”.

Ma ovviamente nel novero dei Sad non manca il settore dei trasporti: dalle agevolazioni per il settore urbano fino a quelle per le grandi catene navali, tutti benefit che, nonostante favoriscano commercio e investimenti, portano a un incremento delle emissioni inquinanti, specie di anidride carbonica. E non è tutto: nel lungo elenco accanto ai Sad, ci sono altre misure il cui effetto sull’ambiente è classificato come “incerto”. Ecco: se si sommano questi ultimi sussidi ai Sad si arriva alla cifra monstre di 26 milioni di euro. Numeri che lasciano senza fiato. E che spiegano la ragione per cui il Green New Deal annunciato dal Governo debba partire da qui.

di Redazione on-line

Leggi anche

Bonus ponte per 506mila famiglie, il governo ci mette una toppa

di Raffaella Malito
19/07/2025 00:05

Tajani sfida Pier Silvio: “Sullo Ius Scholae decido io”

di Raffaella Malito
19/07/2025 00:05

L’Italia dei “senza rete”, la frattura nascosta che paralizza il Paese: l’esercito silenzioso di chi vive senza protezioni

di Giulio Cavalli
19/07/2025 00:05

Scandalo urbanistica, Vizza (Uil): “Bisogna chiudere col recente passato di Milano, perché le fasce deboli sono quelle che hanno pagato cara la speculazione edilizia“

di Andrea Sparaciari
19/07/2025 00:05

LEGGI L'EDIZIONE CARTACEA

Puoi leggere l'edizione cartacea de La Notizia ovunque ti trovi su pc, tablet e smartphone.
LA NOTIZIA in edicola
SFOGLIA

Video

Lula: “Da Trump sui dazi al 50% un ricatto inaccettabile”

di Askanews
18/07/2025 13:10

Video

Approvato ufficialmente 18esimo pacchetto sanzioni Ue contro Mosca

di Askanews
18/07/2025 12:07
  • Chi siamo
  • Abbonamenti
  • Pubblicità
  • Redazione
  • Privacy Policy
© 2025 Lanotiziagiornale.it è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma. Iscrizione n°16/2013. Direttore responsabile Antonio Pitoni.
La Notizia S.r.l. – Via Augusto Riboty 23, 00195 Roma – P.IVA / C.F. 13937821000