Da Parigi arriva il no di Air France-Klm al salvataggio di Alitalia. Motivi “politico-istituzionali”. Ma Roma smentisce legami con le tensioni delle ultime ore. Di Maio: “L’entusiasmo non si è raffreddato adesso”

Air France-Klm si sfila dal salvataggio di Alitalia

Air France-Klm si sfila dal salvataggio di Alitalia. E’ quanto ha rivelato il Sole 24 Ore, citando fonti autorevoli, secondo le quali “la decisione è dovuta a motivi politico-istituzionali in seguito al richiamo a Parigi dell’ambasciatore a Roma“. Una mossa che gela il negoziando in corso con Ferrovie dello Stato. Fs, scrive ancora il quotidiano economico, in contatto con il ministero dello Sviluppo economico, erano orientate a scegliere l’americana Delta, che aveva annunciato la disponibilità ad acquisire il 40% della nuova Alitalia insieme al vettore franco-olandese. La quota sarebbe divisa in parti uguali, il 20% a Delta e il 20% a Air France-Klm, entrambe già partner di Alitalia nella joint venture transatlantica. Il 51% della «newco» dovrebbe far capo a Fs e altri soggetti pubblici.

“Sto seguendo il dossier Alitalia da diversi mesi. L’entusiasmo di Air France non si è raffreddato adesso” ha commentato il vicepremier e ministro allo Sviluppo economico, Luigi Di Maio. “Tanto è vero – ha detto ancora il leader del M5S – che il lavoro che sta facendo Ferrovie con i partner privati in questo momento riguarda altri partner privati”. Di Maio ha puntualizzato, riferendosi alla crisi in atto tra Roma e Parigi e al richiamo dell’ambasciatore a Roma, che “la questione di Air France non riguarda questa vicenda”.

“La faremo tornare un vettore nazionale molto importante e profittevole”, ha detto, invece, il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, riferendosi sempre ad Alitalia. “Il dossier Alitalia è a buon punto – ha aggiunto -. Marzo potrebbe essere un buon mese per questo dossier. Sono sicuro che se lo faremo, nessuno ci dirà bravi perché quando facciamo le cose bene dicono che è scontato. Ereditiamo un ventennio malgestito, è stata tenuta in piedi con miliardi di soldi pubblici”.