Dai ministeri mance per tutti. Pure a un ateneo di Pyongyang. L’Ambiente foraggia la banca del Libano. Martina preferisce il rugby

Dai ministeri mance per tutti. Pure a un ateneo di Pyongyang. E l'Ambiente foraggia gli istituti di Libano e Maldive. Martina preferisce il rugby

Mai possibile che le nostre istituzioni finiscano col finanziare enti e istituti anche della Corea del Nord del leader supremo Kim Jong-un? Assolutamente sì. È del 16 maggio di quest’anno il decreto ministeriale, visionato da La Notizia, tramite cui il ministero degli Esteri, diretto da Angelino Alfano, ha assegnato 20mila euro alla “Pyongyang University of Foreign Studies”. Obiettivo: promozione della lingua e della cultura italiana all’estero. Un capitolo di spesa, in realtà,  molto ampio e da cui sono partiti vari finanziamenti alle università di tutto il mondo. Ma tra questi, come visto, spicca anche quello all’ateneo del regime dittatoriale che, un giorno sì e l’altro pure, minaccia di ricorrere all’uso di bombe nucleari. Ma niente paura: i finanziamenti curiosi non finiscono qui. C’è, ancora, quello alla “Sultan Qaboos University”, ateneo pubblico del sultanato dell’Oman, altro Paese che non brilla in quanto a rispetto dei diritti umani. Benvenuti nel fantastico mondo delle “sovvenzioni, contributi, sussidi, vantaggi economici” dei ministeri. Dalle casse del governo, infatti, partono fiumi di soldi per sponsorizzare e finanziare gli enti e i progetti più disparati. Certo: nella maggior parte dei casi parliamo di lodevoli inziative. Ma dagli elenchi ministeriali spuntano anche curiosi stanziamenti.

Siamo generosi – Dalla Farnesina emigriamo al ministero della Difesa. Accanto alle tante associazioni combattentistiche finanziate annualmente dal ministero di Roberta Pinotti – dai reduci garibaldini fino ai combattenti volontari antifascisti di Spagna – ci sono altri sussidi interessanti, come quello diretto all’Associazione nazionale lagunari truppe anfibie (6.400 euro nel 2016) o quello per l’Unione nazionale ufficiali in congedo (12mila euro). Facciamo ancora un salto e arriviamo al ministero delle Politiche agricole guidato dal renzianissimo Maurizio Martina. Durante l’anno scorso tra i tanti enti e consorzi finanziati (si contano una marea di scuole di ippica e ippodromi), spuntano anche altre amene curiosità. Per dire: il ministero ha versato alla Federazione italiana Rugby 92mila euro e al Laboratorio Lirico del Veneto circa 43mila euro. Ovviamente tutti sussidi, precisa prontamente il ministero, finalizzati a “iniziative di promozione agro-alimentare”. Il nostro viaggio però non finisce qui. Passiamo, infine, al ministero dell’Ambiente di Gian Luca Galletti. Anche qui ne abbiamo delle belle. Tra le tante sovvenzioni della “Direzione generale per lo sviluppo sostenibile, per il danno ambientale e per i rapporti con l’Ue e organismi internazionali” spiccano i 5 milioni diretti alla banca del Libano, i 252mila euro per la “Maldives Monetary  Authority” e, ancora, i 137mila euro diretti al ministero dell’Ambiente di Antigua e Barbuda. Nobili iniziative, senz’altro. Ci si chiede solo se quei soldi non sarebbero potuti servire in patria, visto – per dire – le tante discariche abusive o non a norma, per le quali da anni paghiamo multe pesanti all’Europa, facendo poco o nulla.

Tw: @CarmineGazzanni