Dal 30 giugno in caso di emergenza il Mose potrà entrare in funzione. Ma Zaia chiede altri 150 milioni al Governo per salvaguardia della Laguna di Venezia

“Un incontro veramente proficuo. Come da impegni presi da parte dei commissari nella precedente riunione, è stato presentato il cronoprogramma che conferma l’operatività del Mose in caso di emergenza entro il 30 giugno prossimo. Per parlare del Mose come di un’opera a regime sarà necessario attendere il 2021 ma è un risultato importante sapere che per l’estate di quest’anno sarà operativo a fronte delle più urgenti necessità”. E’ quanto ha detto l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Veneto, Roberto Marcato, che oggi, su delega del governatore Luca Zaia, ha partecipato, in prefettura a Venezia, alla cabina di coordinamento sullo stato di realizzazione del Mose e delle altre opere per la salvaguardia della laguna.

“A nome della Regione – ha aggiunto Marcato – ho ribadito la richiesta di 150 milioni di euro, già fatta al Governo in sede di Comitatone, per la legge speciale di Venezia. Il tema ambientale della salvaguardia della Laguna e della città di Venezia, infatti, deve avere una visione complessiva e può passare solo attraverso investimenti su tutto il bacino scolante. Un altro elemento di positività dell’incontro odierno è la consapevolezza della necessità di lavorare senza più tentennamenti per la tutela di Venezia che è un patrimonio culturale universale. Il tavolo ha dimostrato una capacità operativa veramente apprezzabile e di questo trovo giusto ringraziare il prefetto Zappalorto per l’impegno e la passione che ha saputo dimostrare”.