Dalla Tav al conflitto d’interessi. Ecco cosa c’è nel contratto tra Lega e Movimento 5 Stelle

Fischio finale sul “Contratto per il Governo del cambiamento”

Fischio finale sul “Contratto per il Governo del cambiamento”. L’ultimo miglio è stato compiuto ieri mattina, presenti i leader di Lega e M5s, Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Dentro ci sono tutti i temi cari a Carroccio e grillini, a cominciare da reddito di cittadinanza, flat tax (due aliquote al 15 e 20% per tutti mentre scompare quella per le imprese) e abolizione della Fornero.

L’avvertimento – Fra le novità principali rispetto alle precedenti versioni del programma c’è il capitolo dedicato alla Tav. Scompare infatti la l’ipotesi cancellazione: il testo definitivo parla di un impegno a ridiscutere integralmente il progetto nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia. “Se si decide unilateralmente di sospendere il progetto, di chiudere il cantiere, ciò comporterebbe necessariamente la conseguenza che il Paese che si ritira rimborsi all’Europa e al suo partner francese le somme che hanno speso”, aveva avvertito ieri sera Stephane Guggino, delegato generale del comitato della Transalpine, che promuove la linea ad alta velocità. E ancora: per dirimere le questioni di Governo resta il Comitato di conciliazione. Oltretutto, M5s e Lega si impegnano nella cooperazione tra gruppi nella presentazione di iniziative legislative e a livello politico nei confronti con l’Europa. Ecco, l’Europa. “Risulta necessaria una ridiscussione dei Trattati dell’Ue e del quadro normativo principale”, è scritto nelle 40 pagine. Ma non solo. Da rivedere c’è anche “l’impianto della governance economica europea (politica monetaria unica, Patto di Stabilità e crescita, Fiscal compact, Mes)”. Tra i capitoli più approfonditi, ma non poteva essere altrimenti, c’è quello sull’immigrazione. Il contratto assegna all’Italia il compito di “ricoprire un ruolo determinante ai tavoli europei”, superando il trattato di Dublino, combattendo il business degli scafisti, rivedendo le politiche di ricongiungimento. Il capitolo tratta anche il caso dei maggiori controlli sulle moschee ma scompare l’obbligo di preghiera in italiano. Sui campi nomadi, invece, il contratto parla chiaro: è prevista la chiusura di quelli irregolari. Sul fronte lavoro, invece, viene prevista l’introduzione del salario minimo, il taglio del cuneo fiscale, il ripristino dei voucher, oltreché il reddito e la pensione di cittadinanza. Quanto alle pensioni, oltre alla Fornero, c’è il taglio di quelle ‘d’oro’. Per ciò che concerne la sicurezza, a parte legittima difesa (da riformare nella proporzionalità tra difesa e offesa soprattutto nelle intrusioni in casa), certezza della pena (no agli svuotacarceri) e Daspo per i corrotti, si prevedono videocamere sulla divisa degli agenti ma anche investimenti per mezzi e armi non letali. Previsto poi un inasprimento delle pene e misure per prevenire casi di femminicidio. Nelle scuole entrano le videocamere contro gli episodi di bullismo. Ci sono pure l’agente provocatore e il potenziamento delle intercettazioni. C’è il conflitto d’interessi, la cui disciplina va allargata oltre “il mero interesse economico”. Si prevede la riduzione del numero dei parlamentari e delle norme, l’introduzione del vincolo di mandato, l’abolizione del Cnel, l’abrogazione della norma costituzionale sul pareggio di bilancio.

Bonificare l’Ilva – Due corposi capitolo sono dedicati a sanità e scuola (previsto il superamento della Buona scuola). Sul fronte difesa, va rivalutata la presenza italiana alle missioni internazionali e aumentati gli organici delle forze dell’ordine, compreso quello della polizia penitenziaria. Nel capitolo debito, M5s e Lega si impegnano a proporre che i titoli di stato di tutti i Paesi dell’area euro acquistati dalla Bce siano esclusi pro quota dal calcolo del rapporto Debito/Pil. Confermata l’adesione alla Nato ma anche l’apertura alla Russia (verso cui occorre un “ritiro immediato delle sanzioni”). Sul fronte banche, si agisce per la creazione di una banca pubblica di investimenti usando strutture e risorse esistenti. Nasce un ministero per i disabili. E infine: made in Italy, green economy e rifiuti. Sull’Ilva si prevede un programma di riconversione basato sulla chiusura delle fonti inquinanti e bonifica.