Dodici estremisti di destra indagati a Siena per associazione eversiva e detenzione di armi. Progettavano di far saltare la moschea di Colle Val d’Elsa

Dodici persone, appartenenti agli ambienti dell’estremismo di destra, risultano indagate per detenzione abusiva di armi correlata alla costituzione di un’associazione con finalità eversiva nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Firenze. Gli indagati, secondo quanto hanno ricostruito gli investigatori della Polizia, avrebbero inneggiato all’odio razziale e al fascismo sui social network oltre ad aver pianificato un attentato.

Le indagini, partite da alcune conversazione intercettate sui social dagli investigatori della Digos di Firenze e Siena, sono scaturite, questa mattina, in una serie di perquisizioni che hanno portato al sequestro di armi, sebbene legittimamente possedute, e altro materiale che dovrà essere analizzato.

“Al momento non abbiamo riscontri di correlazione con formazioni politiche di estrema destra già esistenti. La perquisizione è il primo atto di un’inchiesta ancora da sviluppare” ha spiegato il procuratore capo di Firenze, Giuseppe Creazzo. Dalle indagini è emerso che il gruppo di estremisti aveva progettato, salvo poi rinunciare, di far esplodere la moschea di Colle Val d’Elsa, in provincia di Siena.