L'Editoriale

Si sgonfiano i successi della Lega

Vatti a fidare dell’amico americano! Neanche il tempo di disfare la valigia con cui è tornato dagli States, che ecco arrivare a Matteo Salvini il ringraziamento di Trump: l’Italia è declassata nella lista dei Paesi che contrastano il traffico di esseri umani. Ma come: la grande battaglia della Lega vista dalla Casa Bianca è solo un bluff? Se non fosse che a darci questa legnata si è incaricato personalmente il capo del Dipartimento di Stato, Mike Pompeo, potremmo pensare che la sua stretta di mano col nostro vicepremier filmata dai cineoperatori aviotrasportati al seguito era giusto un effetto speciale, tale e quale ai trucchi dei film di Rocky, tipo il trasloco della scalinata da Philadelphia a Washington.

Ma le brutte notizie, si sa, non arrivano mai da sole, e allora ecco che alla Consulta hanno smontato un pezzo del decreto sicurezza, togliendo quei super poteri assegnati ai prefetti per regolare a loro piacimento le disposizioni sull’ordine pubblico. Non proprio una buona notizia, perché non mancano situazioni che sfuggono a ogni controllo. Ma dopo averci tanto puntato, al punto da presentarlo come uno dei grandi risultati di un anno al Viminale, questo provvedimento doveva essere inattaccabile. Cosa che invece non è avvenuta, e che adesso fa temere per il Decreto sicurezza bis. D’altra parte governare la sicurezza nazionale quasi senza mettere piede al ministero permette di fare tutto il giorno campagna elettorale, anche se le assenze prima o poi presentano il conto.