Grossa grana per Salini. Ranucci potrebbe lasciare la Rai. Il conduttore di Report ha ricevuto un’offerta da un big player internazionale

Che sia un programma scomodo e inviso ai poteri forti, è noto a tutti. Report (Rai Tre), ideato e impersonato per anni da una fuori classe del giornalismo come Milena Gabanelli, da quattro stagioni è guidato da Sigfrido Ranucci che ne ha raccolto più che egregiamente l’eredità garantendo continuità una squadra di inviati storici, come Bernardo Iovene, Michele Buono e soprattutto crescendo quelli giovani, come Luca Chianca, Claudia Di pasquale, Giorgio Mottola, Emanuele Bellano. Ha soprattutto valorizzato risorse interne come Giulio Valesini e Manuele Bonaccorsi. Tutti autori che rappresentano l’eccellenza del giornalismo investigativo televisivo non solo italiana.

Alla vigilia della ripartenza della sua quinta stagione, prevista il 21 ottobre prossimo, potrebbe però esplodere una grana nelle mani di Fabrizio Salini. Ranucci sia stato contattato da un big player internazionale, concorrente del servizio pubblico, il quale ha messo sul tavolo una offerta a cui sarà molto difficile dire di no. Il pupillo del rimpianto ex direttore di Rai News 24, Roberto Morrione, sarebbe la figura ideale per credibilità, dedizione al lavoro, capacità di lavorare con i giovani e valorizzarli per formare una nuova squadra di giornalismo d’inchiesta. Una mossa che potrebbe in futuro anche coinvolgere nell’ipotetico trasferimento molti pesi massimi del programma.

Una scelta che potrebbe sorprendere, ma fino a un certo punto. Non tutti in Rai apprezzano il lavoro di Ranucci and company. Le puntate dedicate al ‘papa’ dei banchieri Bazoli o ai finanziamenti illeciti al partito di Salvini sono rimaste indigeste a poteri forti politici e finanziari. E il ritorno al governo dei renziani non gioca certo a favore delle inchieste a muso duro del programma di Rai Tre.

Si potrebbe quindi profilare una clamorosa fuori uscita del giornalista romano, un buco che si potrebbe lasciare alle spalle Stefano Coletta in partenza per Rai Uno e una grana in più da gestire per i vertici Rai, già messi a dura prova dai nuovi equilibri politico.