I pezzi dei 5 Stelle: si allarga il fronte del malcontento, Lezzi chiede un direttorio più ampio. E la Raggi promette: “Non mollo”

Il fronte del malcontento si allarga ufficialmente con l'ingresso della senatrice Barbara Lezzi. Ma il sindaco di Roma Raggi, ha già ribadito: "Non mollo".

Che il sindaco di Parma Federico Pizzarotti polemizzi con i vertici del Movimento 5 Stelle, non è una novità. Ma il fronte del malcontento si allarga ufficialmente con l’ingresso della senatrice Barbara Lezzi. Anche se il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha già ribadito: “Non mollo”.

“Bisogna allargare il direttorio a consiglieri regionali, sindaci, ed eletti vari. Serve un organo di almeno 30-40 persone”, ha detto Lezzi in un’intervista a Ilfattoquotidiano.it. E la sua richiesta chiama in causa anche il nome  più importante dei pentastellati: il co-fondatore Gianroberto Casaleggio, morto nel mese di aprile dopo una malattia. “Era quanto voleva fare Casaleggio. Me lo disse lui stesso, pochi giorni dopo la creazione del direttorio. ‘Questa è una cabina di regia, ma presto dovrà essere allargata’ mi spiegò”.

E La Lezzi ha scelto una strada opposta rispetto alla linea ufficiale, che se l’è presa con i giornalisti: “Noi non possiamo chiedere alla stampa di girarsi dall’altra parte. Piuttosto dobbiamo chiedere più attenzione anche per gli altri partiti e sugli altri Comuni. Serve più attenzione da parte dei giornalisti, non minore”. L’intervista della senatrice rafforza così la posizione del sindaco di Parma Pizzarotti: “Il Movimento 5 Stelle si è staccato da cosa era in origine. Deve ripartire dal messaggio iniziale: uno vale uno. Alla fine è tutto basato sulla soggettività: certe volte di Grillo, certe volte di Casaleggio, certe volte del direttorio. Bisogna ritornare al messaggio originale. Bisogna rimettere al centro il progetto, non le persone. Quindi, sediamoci e parliamo: incontriamoci. Questo distacco, non dico con me, non va bene, incontriamoci e confrontiamoci”. Tuttavia, almeno fino a qualche ora fa, i vertici del M5S non sono interessati a intervenire sull’organizzazione del direttorio.