Il Biotestamento è legge. Giornata storica per l’Italia: via libera definitivo al Senato con 180 sì

Il Biotestamento è legge. Giornata storica per l'Italia: via libera definitivo al Senato con 180 sì

Il Biotestamento è legge: il Senato ha dato il via libera definitivo con 180 sì, 71 no e 6 astenuti. È, finalmente, un giorno storico per il Parlamento italiano che dopo anni di promesse e polemiche è riuscito a fare un primo passo avanti. Ieri l’Assemblea di Palazzo Madama aveva respinto tutte le proposte emendative: Pd e M5s compatti hanno portato avanti il provvedimento, mentre i soliti volti noti del centrodestra hanno cercato di fare resistenza. Addirittura il senatore Carlo Giovanardi è riuscito a dire l’enormità di giornata: “Eluana Englaro stava bene”.

In piazza ad aspettare il risultato alcuni dei protagonisti della decennale campagna per le scelte di fine vita. Insieme a Marco Cappato (tesoriere ALC), Filomena Gallo (segretario ALC), Mina Welby (co-presidente ALC e moglie di Piergiorgio Welby), Carlo Troilo (cons. generale ALC e fratello di Michele, malato suicida), Rodolfo Coscioni (cons. generale ALC e papà di Luca Coscioni), Anna Cristina Paoloni (mamma di Luca Coscioni), Monica Coscioni (sorella di Luca Coscioni), Chiara Rapaccini (compagna di Mario Monicelli), Flaminia Lizzani (figlia di Carlo Lizzani), Generosa Spaccatore (moglie di Luigi Brunori) e Maddalena Soro (moglie di Giovanni Nuvoli), e gli attivisti per la libertà di scelta seguiranno in diretta i lavori del Senato.

Gran parte del merito è senza ombra di dubbio dell’Associazione Luca Coscioni, che ha consegnato al Presidente del Senato Pietro Grasso, martedì 5 dicembre, 27mila firme raccolte in calce all’appello di Dj Fabo per un’immediata approvazione senza modifiche della legge sul biotestamento. Queste firme si vanno a sommare alle oltre 121mila firme raccolte sotto la più generale proposta di legge popolare depositata nel settembre 2013, alle oltre 158mila sottoscrizioni dell’appello lanciato da Mina Welby, così come all’appello dei senatori a vita e a quello dei quasi 90 sindaci italiani e 2 presidenti di regione, rappresentati di circa 15 milioni di italiani.