Il Jobs Act è un flop, Poletti fa una nuova promessa: diminuire il cuneo fiscale

A metterci la faccia è il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti: si studia il taglio del cuneo fiscale.

Svelato il bluff del Jobs Act, che ha funzionato grazie agli sgravi contributivi, il Governo annuncia un nuovo impegno sul fronte occupazione. E a metterci la faccia è il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti: “Valuteremo in sede di legge di Stabilità l’ipotesi di anticipare al 2017 un taglio strutturale del cuneo in modo da rendere meno costoso il lavoro a tempo indeterminato”. Una misura necessaria a stimolare la crescita dell’offerta di lavoro. Anche se risulta in costante crescita la volontà di “mettersi in proprio” da parte di molti giovani.

“Stiamo verificando se chiudere il decalage della decontribuzione per il terzo anno o se fermarci alla fine del secondo anno rendendo strutturale il taglio del cuneo”, ha spiegato ancora Poletti sulle possibili misure per incentivare le assunzioni. L’ultima manovra del Governo ha ridotto gli sgravi a 3mila euro per una durata di due anni, a differenza di quanto accaduto l’anno precedente: la detrazione era di 8mila euro per un triennio.