Il popolo protesta contro di lui e il premier libanese Hariri si dimette. “Serve un grande shock per uscire dalla crisi”

Il primo ministro libanese Saad Hariri ha presentato le sue dimissioni al presidente della Repubblica, Michel Aoun, una decisione che era stata richiesta da decine di migliaia di libanesi dal 17 ottobre scorso. Le dimissioni arrivano ore dopo un violento attacco da parte dei sostenitori di Hezbollah e di Amal contro i manifestanti antigovernativi nel centro di Beirut.

“Oggi sono arrivato a una situazione di stallo e dobbiamo creare un grande shock per uscire dalla crisi. Oggi vado al palazzo di Baabda per consegnare le dimissioni del mio governo al Presidente della Repubblica Michel Aoun, come chiedono i manifestanti in strada”, ha detto Hariri in un breve discorso prima di dirigersi verso il palazzo presidenziale.

“I posti non sono permanenti, l’importante è la dignità e la sicurezza del paese e nessuno è più grande del paese”, ha continuato Hariri, che ha aggiunto: “invito tutte le parti a fare l’interesse e la sicurezza del Libano e per prevenire un collasso economico”. Rivolgendosi ai “partner politici”, ha spiegato: “la nostra responsabilità oggi è vedere come proteggere il Libano e impedire al fuoco di raggiungerlo. Oggi c’è una seria opportunità che non dobbiamo perdere”.