Il termovalorizzatore non incenerisce De Luca. Assolto il presidente della Campania. La Severino è solo un ricordo: ora può governare (quasi) serenamente

La legge Severino è solo un triste ricordo per il governatore campano, Vincenzo De Luca. E’ arrivata l’assoluzione con formula piena dalla Corte d’Appello di Salerno nel processo relativo al progetto di un termovalorizzatore nella città che guidava; era stato condannato in primo grado per abuso di ufficio. Così anche la legge Severino non è più determinante per il futuro della legislatura dello sceriffo salernitano. De Luca era stato sospeso lo scorso 26 giugno, ma con il ricorso d’urgenza accolto dal Tribunale di Napoliil governatore riuscì a nominare la Giunta. Assoluzione anche gli altri due imputati del processo: il dirigente del settore lavori pubblici del Comune di Salerno, Domenico Barletta e il capo staff di De Luca all’epoca dei fatti, Alberto Di Lorenzo. Quest’ultimo fu nominato dal sindaco come project manager da affiancare al tecnico Barletta. E quasi in contemporanea con l’arrivo dell’assoluzione verso la svolta un altro capitolo delicato per il governatore vede la svolta. Il caso Crescent. Dopo due anni, infatti, è stato dissequestrato il mega complesso edilizio voluto da De Luca sindaco. Anche questo cantiere è finito nel mirino della magistratura. Col processo che riprenderà presto. Un’altra gatta da pelare.