In Lombardia la Commissione Covid è di nuovo senza presidente. Dopo le polemiche dei giorni scorsi la renziana Baffi ha rassegnato le dimissioni. Ora è tutto da rifare

In pochi l’avrebbero mai immaginato. E invece la Regione Lombardia regala ancora sorprese incredibili: dopo le tante polemiche seguite all’elezione della renziana Patrizia Baffi (nella foto) alla presidenza della commissione d’inchiesta regionale sulla gestione dell’emergenza Covid-19, la stessa ha rassegnato le dimissioni. “Poiché credo fermamente nell’importanza della Commissione d’inchiesta, che avrà il compito di fare chiarezza sull’emergenza sanitaria che ha tanto segnato la nostra regione e le nostre vite e che dovrà anche portare all’avvio di un percorso di revisione della riforma sanitaria regionale, per sanare le carenze del sistema e superare le debolezze che sono emerse in questi mesi, con la presente rassegno le mie dimissioni dalla carica di Presidente a far data da oggi, nella speranza che ciò possa contribuire a ristabilire un clima favorevole allo svolgimento dell’importante lavoro che ci aspetta”, ha scritto la Baffi in una lettera indirizzata al presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi. Ora, dunque, si riparte da zero, sperando che questa volta l’elezione avvenga in trasparenza e, soprattutto, venga eletto un rappresentante delle opposizioni, come vuole la legge. Sul punto è stato chiaro Dario Violi, consigliere regionale M5S: “Ringrazio Patrizia Baffi per il passo indietro e per il senso istituzionale. Invitiamo la maggioranza a mettere fine ai teatrini e a procedere con l’elezione di un nuovo Presidente che sia veramente espressione della volontà delle minoranze è che possa garantire totale trasparenza”.