La Lega non ci sta. Renzi troppo centralista

dalla Redazione

Emerge “un desiderio di riaccentrare competenze e soldi e se è così noi non ci siamo e la Lega è dall’altra parte della barricata”. Lo afferma il segretario della Lega Matteo Salvini al termine delle consultazioni con il premier incaricato Matteo Renzi. “Mai abbiamo pensato – prosegue Salvini – di dare un voto a un governo che esce dal Palazzo e meno che meno a un governo di sinistra. A differenza di M5S – sottolinea però – abbiamo voluto portare le nostre proposte ma ora rimane la via della battaglia Paese per Paese”. “Sulle riforme – ha avvertito il segretario della Lega – non staremo a vedere: proporremo la riforma del Titolo V e il completamento del federalismo fiscale che per due anni e mezzo è stato dimenticato. Noi sfidiamo la prossima maggioranza a completare il processo di autonomia, di responsabilizzazione, di valorizzazione dei territori. Quello che temiamo è che invece ci sia la voglia di riaccentrare competenze e soldi”. Salvini ha inoltre confermato la posizione del Carroccio su integrazione e cittadinanza. “C’e’ stato confermato – ha riferito – che si va verso uno ‘ius soli’ temperato e confermiamo che l’integrazione non si regala, la cittadinanza non si svende, quindi ci auguriamo che su questi temi non ci sia la propaganda degli ultimi anni ma che si voglia entrare nel merito dei problemi”. La Lega Nord ha inoltre sollecitato la concessione “entro una settimana” della “esenzione fiscale totale per almeno un anno di tutte le zone colpite da alluvioni e frane, altrimenti faremo il ‘diavolo a quattro'”. In conclusione Salvini ha sottolineato: “Non siamo d’accordo sostanzialmente su nulla”.