L’Italia diventa una barzelletta. Che non fa ridere

di Elisabetta Villaggio

Dopo molti giorni e soprattutto molte tribolazioni in Italia si è fatto il nuovo governo. Un governo strano, insolito, unico nel suo genere che forse si sarebbe potuto fare senza andare alle elezioni quindi senza spendere tutti quei soldi inutilmente come dicono in molti. Questo neo governo bizzarro viene visto con una certa incredulità dai media stranieri e soprattutto americani. O meglio giornali e televisioni USA non possono fare a meno di sorridere, per essere gentili, parlando dell’Italia, dell’anomala condizione forse tipicamente nostrana.

Un leader acrobatico
“Un nuovo leader che dovrà fare acrobazie” titola il New York Time parlando di politica italiana. La CNN, commentando la nuova situazione, parla addirittura di saga. Il giornalista inviato a Roma in collegamento con New York, raccontando di come alla fine dopo vari tentativi abortiti si sia fatto un governo mettendo insieme coloro che, Pd e Pdl, fino a ieri si insultavano ed erano su linee politiche ed economiche decisamente contrapposte, definisce la situazione politica italiana attuale come “qualcosa che solo gli italiani potevano tirare fuori, qualcosa che altrove sarebbe stato impensabile” e cerca di non sorridere commentando la notizia. All’estero ormai sono abituati alle bizzarrie e stranezze italiane, come se facessero parte del nostro Dna, come se per il Belpaese ci fossero delle cose impossibili quali governare in modo coerente e razionale cosa che invece risulta necessaria e fattibile negli altri stati occidentali. Gli stranieri da sempre si domandano come mai a noi stia bene tutto questo, come mai Berlusconi nonostante gli scandali di tipo sessuale, all’estero per molto meno sarebbero saltate poltrone, nonostante i processi, le accuse di corruzione e non solo, la crisi finanziaria, circa il 30% degli italiani lo abbia continuato a votare. Due giorni fa sul New York Time si raccontava dell’inaugurazione della nuova Library, a Dallas in Texas, dedicata a George Bush senior.

Il sonno di Silvio
Per l’occasione erano stati invitati i cinque presidenti USA viventi, Obama, Bush padre e figlio, Clinton e Carter oltre a numerosi premier ed ex premier di stato stranieri tra i quali Berlusconi. L’articolo era corredato di una bella foto di Aznar tutto pimpante accanto a Silvio placidamente addormentato.
La foto si commentava da sola. La politica italiana all’estero rimane la solita barzelletta. Quando tre anni fa era venuto fuori lo scandalo di Berlusconi con le minorenni e tutta la storia del bunga bunga era quasi da vergognarsi fuori dai confini dire di essere italiani. Tv e giornali ci davano giù con foto e disegni al limite dell’imbarazzante. Ma noi siamo così superiori a queste cose che ci ostiniamo a ripetere, a dimenticare a non occuparci di estero così presi come siamo dai nostri problemi interni. Forse dovremmo occuparci di altro?
Le migliori boutique della quinta strada, a New York sono italiane e quando si parla di eleganza, di classe, di buon cibo, si parla di Italia. A parte quello che siamo riusciti a distruggere o imbruttire, tra gli anni ‘60 e ‘70 in particolare, l’Italia è un paese geograficamente e architettonicamente molto bello.
Forse dovremmo occuparci solo di fare bei vestiti, belle scarpe, buon cibo e soprattutto preservare quello che i nostri avi ci hanno lasciato. Oggi dobbiamo continuare a sorridere imbarazzati alle domande incalzanti che ci pongono gli stranieri che cercano di capire l’assurda situazione politica italiana.

Belli e impossibili
Gli americani sono innamorati dell’Italia, ci invidiano tante cose ma continuano a considerarci politicamente inaffidabili e non riescono a capire come mai a un popolo con tanta genialità, tanto senso estetico ed artistico non corrisponda la stessa capacità ed intelligenza politica. La crisi italiana e l’instabilità del governo però preoccupano e gli investitori esteri si tengono lontani dall’Italia come sottolinea un articolo del Wall Street Journal. Speriamo che la cosiddetta genialità italiana venga fuori per cose importanti, per cose di valore e non solo per cose al limite dell’assurdo e del grottesco come ormai sta succedendo da anni.
Speriamo che la classe politica si renda conto che gli italiani sono stanchi, sono al limite, si sentono presi in giro e non hanno più nessuna fiducia nelle istituzioni.
E speriamo anche che si rendano conto che il giudizio degli altri paesi non andrebbe preso così sottogamba.