Meningite a Roma: falso allarme. La maestra non è morta per meningococco e non c’è rischio contagio

Dopo i casi di Milano, è allarme meningite a Roma, a causa della morte di una insegnante alla Garbatella. Ma non è meningococco

Dopo Milano, scoppia l’allarme meningite a Roma dopo che si pensava che una maestra della scuola elementare di Roma “Cesare Battisti” alla Garbatella era morta ieri appunto per meningite meningococcica. A darne notizia è stata la Asl Roma C in una mail inviata ai genitori dalla scuola. Decine gli alunni sottoposti a profilassi antibiotica. Fino allo scorso giovedì, ultimo giorno di lezione prima delle vacanze natalizie, la donna era regolarmente in aula nella sua scuola. Ricoverata il giorno di Natale al San Giovanni, la maestra era stata trasferita al Policlinico Gemelli, dove è morta il giorno seguente. Si attende conferma da fonti ospedaliere.

La Asl, attraverso la scuola, ha inviato e-mail ai genitori degli alunni della maestra morta raccomandando, previo consulto con il medico curante o con il pediatra, l’assunzione di uno specifico antibiotico a quanti avessero avuto contatti stretti e in un luogo chiuso per più ore al giorno con la docente. La donna, 52 anni, insegnava matematica da circa 30 anni ed era molto conosciuta nel quartiere.

Il rischio, peraltro, non sarebbe nemmeno così secondario. La Cesare Battisti, immortalata anche nella serie TV de I Cesaroni, fa parte del plesso scolastico Istituto Piazza Sauli e conta circa 450 alunni.

Ora si viene a sapere, però, che è un falso allarme. In relazione alla morte al Policlinico Gemelli di Roma, il 26 dicembre, di una maestra della scuola Cesare Battisti alla Garbatella, la Regione Lazio infatti precisa in una nota che “non si tratta di meningite meningococcica, ma di una forma dovuta al batterio escherichia coli senza rischio di trasmissione diretta da persona a persona. In accordo con raccomandazioni internazionali, si comunica inoltre che in seguito alle prime informazioni la Asl Roma 2 ha fatto eseguire la profilassi precauzionale dei contatti stretti (circa una trentina di persone)”. La donna, 53 anni, ricoverata il giorno di Natale all’ospedale San Giovanni, successivamente era stata trasferita al Policlinico Gemelli. La profilassi per la famiglia della paziente è scattata il giorno di Natale, mentre per gli alunni, le loro famiglie, e per il personale della scuola in contatto con la donna è iniziata ieri, grazie all’intervento della Asl Roma 2, in collaborazione con l’autorità scolastica, a seguito della notifica da parte del Pronto Soccorso dell’ospedale San Giovanni.