Montecitorio social club. Spesa pazza da 100 mila euro per Facebook e Twitter

Montecitorio social club. Spesa pazza da 100 mila euro per Facebook e Twitter

Alla Camera dei Deputati si vuole essere al passo con i tempi. Essere, per così dire, “social”. Anche perché, oggi come oggi, senza un account facebook e uno twitter, è come non esistere. E che ce ne sia realmente bisogno, lo dimostra il fatto che la Camera dei Deputati, pur cinguettando abbastanza periodicamente, manca completamente di una pagina facebook. Una grave pecca a cui – finalmente – si è deciso di porre rimedio. Ci si chiederà: ci avrà pensato l’ufficio stampa al “gravoso” compito? D’altronde stiamo parlando di un’operazione che tutti noi saremmo in grado di svolgere: aprire una pagina facebook, postare foto, video, link. E il gioco è fatto. Ma non per Montecitorio che, invece, ha pensato bene di affidare un appalto specifico per il “servizio di gestione dei social media” a una società esterna e, precisamente, alla milanese Hagakure srl. Costo dell’appalto: quasi centomila euro annui per cinguettare e postare. Mica male.

LA STRUTTURA
Eppure la domanda che nasce spontanea è, come detto, perché mai non si sia pensato di evitare tale spesa (non si parlava di spending review?), magari affidando il duro lavoro agli addetti dell’ufficio stampa di Montecitorio. Un ufficio, peraltro, la cui struttura non è affatto di poco conto, dato che – secondo l’ultima relazione sull’amministrazione interna di Montecitorio – parliamo di ben 26 dipendenti tra giornalisti e non.

AGENZIE COCCOLATE DA TUTTI
In realtà, però, non c’è affatto da sorprendersi. Secondo la documentazione sulle spese per lavori, servizi e beni relative al 2014, solo l’ufficio stampa è costato qualcosa come 3 milioni di euro. Insomma, quello che sembra è che a Montecitorio non si conosca spending review. Specie se a godere, poi, sono le agenzie di stampa. Dei 3 milioni, infatti, circa 2,3 milioni sono andati alle varie agenzie di stampa che, peraltro, vengono rifocillate anche da Palazzo Chigi e dai ministeri. Per capire di cosa (e di quanto) parliamo, facciamo qualche rapido esempio. L’anno scorso Montecitorio ha versato all’Agi 200 mila euro per i servizi prestati. La stessa agenzia ha ricevuto 55 mila euro da Palazzo Chigi e, nel 2013 (ultimo dato disponibile) 211 mila euro dalla Farnesina. Finita qui? Certo che no. Lo stesso ministero degli Esteri, non contento, ha pagato, tra gli altri, anche l’AdnKronos (2 milioni) e l’Ansa (la quota più consistente: 13 milioni), agenzie pagate anche da Montecitorio (rispettivamente 111 mila e 668 mila euro) e da Palazzo Chigi (8 e 7 milioni di euro).

QUANTO SPENDE-RAI
Ma non finisce qui. Perché tra i tanti beneficiati dai contratti stipulati dall’ufficio stampa di Montecitorio, ecco spuntare anche la tanto bistrattata Rai Way. Già, perché ad appoggiarsi ai ponti di trasmissione del servizio pubblico c’è anche la Camera dei Deputati che, per la diramazione di comunicati e video, ha speso nel 2014 quasi mezzo milione di euro. Poco male: d’ora in avanti video e comunicati si posteranno. Per una Camera social. Al modico prezzo di centomila euro all’anno.

@CarmineGazzanni