A Palazzo Chigi trattativa ad oltranza sulla Manovra. Italia Viva continua a chiedere l’abrogazione delle micro tasse. Conte chiede al Mes un ulteriore sforzo per trovare le coperture

Nuovo vertice di maggioranza, questa mattina, a Palazzo Chigi per cercare l’intesa sulla Manovra dopo la fumata nera di ieri sera, in particolare sul tema delle micro tasse e per provare a sbloccare lo stallo dei lavori in Senato. Italia Viva continua a chiedere l’abrogazione di plastic tax, sugar tax e auto aziendali. Il premier, Giuseppe Conte, ha chiesto agli uffici del Mef e della Ragioneria un ulteriore sforzo per trovare le coperture necessarie per il taglio delle tasse. All’appello mancherebbero infatti circa 500 milioni di euro.

Al vertice erano presenti i ministri dell’Economia, Roberto Gualtieri, dei Beni Culturali, Dario Franceschini, delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, dei Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà. Inoltre, partecipano i viceministri dell’Economia, Antonio Misiani e Laura Castelli, il sottosegretario Maria Cecilia Guerra, gli esponenti di Italia Viva, Luigi Marattin e Davide Faraone, tecnici del Mef e della Ragioneria dello Stato. “Il clima è buono, non abbiamo ancora chiuso perché abbiamo bisogno ancora di alcune verifiche da Mef e dalla Ragioneria. Abbiamo dato loro un preciso indirizzo politico, c’è una convergenza, vogliamo ancora migliorare alcune misure, vogliamo dare ancora qualche significativo indirizzo su alcune tasse di scopo” aveva detto ieri sera il premier Conte in conferenza stampa.

“La manovra dobbiamo avere la costanza di finirla e poi all’interno della manovra che ci sia una tassa che dice che le multinazionali non possono più imbottigliare bevande in una bottiglia non riciclabile è sacrosanto” ha detto il capo politico del M5S, Luigi Di Maio, intervenendo su Radio Capital. “Questa imposta – ha aggiunto Di Maio – non è più impattante sulle imprese, perché plastic tax e sugar tax insieme fanno 500 milioni di euro che sembrano tantissimi ma per quello che gettavano prima stiamo parlando di un disincentivo che permette alle aziende di riconvertirsi senza bloccare il settore”.

“Credo ci siano tutte le condizioni per fare una buona Manovra di bilancio, evitare la catastrofe, riaccendere i motori dello sviluppo e preparare insieme per il 2020 un nuovo programma per la rinascita italiana” ha detto, invece, il segretario del Pd Nicola Zingaretti. “Un programma – ha aggiunto il leader dem – che scommetta sul lavoro, sugli investimenti, sulla rivoluzione verde, sulla scuola, sull’università, sulle nuove politiche industriali e sulla necessità di rendere l’Italia più semplice. Tutto questo è possibile. Però bisogna crederci e soprattutto predisporre con il presidente Conte un programma per realizzare questi intendimenti”.

La tassa sulla plastica “è una follia”, ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, perché mette a rischio dei posti di lavoro, e lo stesso vale per la sugar tax. “Volevano mettere l’aumento dell’IVA – aggiunge l’ex premier -, deciso da Salvini e Di Maio e l’abbiamo bloccato. Abbiamo ridotto ogni tipo di aumento di pressione fiscale sui cellulari e sul gasolio. Mancano le ultime cifre, qualche centinaio di milioni di euro, sulle tasse sulla plastica e su quella sullo zucchero. Sono tasse che funzionano dal punto di vista mediatico ma io sono contrario, non le metterei. Voglio combattere l’inquinamento da plastica ma per farlo devi investire sull’economia circolare, riciclare e riusare la plastica, non massacrare le aziende della plastica”.

“Stessa cosa sullo zucchero – ha aggiunto Renzi -, se vuoi che i nostri bambini non bevano più bibite gassate devi fare un percorso di educazione alimentare. Se metti tassa sullo zucchero, le aziende chiudono e vanno altrove. Non mi va che con il populismo si costruiscano occasioni per aumentare il reddito di cittadinanza. Abbiamo troppe tasse, questo è il vero problema del nostro Paese, la gente i primi 20 giorni del mese va al lavoro solo per pagare le tasse”.