Pure in Lombardia Italia Viva gioca per la Lega. La renziana Baffi presidente della Commissione d’inchiesta sull’emergenza Coronavirus

A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. È difficile, d’altronde, non pensare ad un inciucio in salsa renziano-leghista visto cosa accaduto ieri sull’asse Roma-Milano. Proprio mentre Italia Viva salvava Matteo Salvini sulla Open Arms in Giunta al Senato, in Lombardia la maggioranza di centrodestra a chiara trazione leghista nominava di massa presidente della commissione d’inchiesta parlamentare sulla gestione dell’emergenza sanitaria Covid-19 proprio una renziana: Patrizia Baffi (nella foto). Il risultato è a tratti sconvolgente: nonostante la proposta di istituire tale commissione sia arrivata dalle opposizioni, il candidato unitario di queste, Jacopo Scandella, ha ottenuto soltanto 28 voti contro i 46 della Baffi.

Ed è curioso che a votarla sia stata “solo” la maggioranza. Una scelta di campo che, secondo i cinque stelle, lascia presagire il nuovo posizionamento del partito renziano nell’assise regionale e, di rimando per quanto successo a Roma, nell’intero arco parlamentare. Un concetto ribadito esplicitamente dal consigliere regionale M5S Dario Violi: “Italia Viva ha scelto di schierarsi con il centrodestra: non può rappresentare l’opposizione in una Commissione che deve indagare sulla gestione dell’emergenza Coronavirus. I lombardi chiedono risposte e chiarezza su quanto accaduto: abbiamo bisogno di una indagine seria e approfondita. Evidentemente il salvataggio di Salvini a Roma ha premiato Iv in Lombardia”.

COMMISSIONE OMBRA. Evidentemente ora i lavori rischiano di partire con il piede sbagliato. O, peggio, di non partire affatto. “Non parteciperemo ai lavori di una Commissione d’inchiesta che non offre nessuna garanzia per una valutazione imparziale della gestione dell’emergenza Covid-19 della Regione Lombardia e un discorso complessivo sulla sanità lombarda”, ha attaccato non a caso ancora Violi, tanto che, ha annunciato il pentastellato, “per parte nostra stiamo valutando la possibilità di avviare un gruppo di lavoro delle minoranze sulla pandemia”. Una soluzione che, secondo quanto risulta a La Notizia, già si starebbe concretamente lavorando. E che rischia di far collezionare una doppia figuraccia alla giunta lombarda. Che è un po’ come i due infettati per potersi contagiare di Giulio Gallera.