Regionali in Calabria, c’è la data del voto ma non i candidati. Centrodestra ancora in alto mare. Partita aperta per Pd e M5S

La data è fissata, il 26 gennaio 2020 come in Emilia Romagna, ma per le prossime regionali calabresi la situazione delle candidature appare ancora in via di definizione. L’unica certezza al momento è che il governatore uscente Mario Oliverio si presenterà con sei o sette liste di sostegno ma senza l’appoggio del suo ex partito – il Pd -, sicuro di poter sfruttare la debolezza degli avversari e rivincere le elezioni. In effetti un pò ovunque, sia a destra che a sinistra, che nei 5Stelle, la quadra non sembra essere facile da trovare e, soprattutto, i nomi che per ora circolano non dovrebbero impensierirlo più di tanto. Dal Nazareno, dopo i pesanti rifiuti dell’editore Florindo Rubbettino e del “re del tonno” Pippo Callipo – che ha declinato usando parole durissime: “Non voglio più essere usato dalla politica, la partitocrazia ha rovinato la Regione” – potrebbero prendere in considerazione la candidatura dell’imprenditore noto per la produzione di cravatte Maurizio Talarico, che in ogni caso è deciso a correre comunque. Andando ad aggiungersi agli altri due outsider in campo da mesi Carlo Tansi, ex capo della Protezione Civile calabrese, e Giuseppe Nucera, imprenditore ed ex presidente di Confindustria a Reggio Calabria.

Rischiando tutti di rimanere schiacciati da uno sbarramento altissimo (8%). Non a caso Talarico ha tenuto a lanciare un appello in più direzioni: “Io sono un candidato civico, indipendente, della società civile e ho dato la mia disponibilità al segretario del Pd. Zingaretti condivide la mia impostazione e, giustamente, ha bisogno di fare i necessari passaggi istituzionali interni al Pd calabrese prima di convergere su tale progetto. La mia sarà una lista civica aperta alle forze di governo: Pd, M5S e Leu. Verso i Cinque Stelle, in particolare, lancio un appello: credo di rappresentare una parte della Calabria pulita provengo da una famiglia semplice, mi sono fatto da solo. E condivido i loro valori di legalità, anti-burocrazia e rinnovamento della classe dirigente calabrese che in questi anni ha usato il potere a fini esclusivamente personali e per pochi”.

Oggi su Rousseau gli iscritti M5S decideranno (si vota dalle 12 alle 20) se il Movimento correrà in Emilia e Calabria. Nella regione del Sud, in caso di responso favorevole, ci sarebbe raggiunto un accordo sulla candidatura del docente universitario Francesco Aiello, indicato dalla delegazione dei parlamentari calabresi direttamente al capo politico Luigi Di Maio. Malumori da parte della deputata originaria di Tropea Dalila Nesci, che ha lanciato a Beppe Grillo un accorato appello a favore della sua candidatura a governatrice. Ma nei giorni scorsi era stato lo stesso Di Maio a stoppare l’ipotesi. Se Atene piange Sparta non ride, e anche nel centrodestra si tenta di stringere i tempi e trovare una soluzione unitaria in vista del prossimo 26 gennaio. Martedì sera si sono incontrati a Palazzo Grazioli Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, ma dopo il veto della Lega sul forzista Mario Occhiuto, al momento non sono ancora stati fatti nomi. Una cosa è certa, è Forza Italia a dover indicare chi sarà il candidato governatore.