Tav, pressing di Parigi sul Governo italiano. La ministra Borne: “Un tunnel non lo possiamo fare da soli. Confido che l’Italia dirà di sì rispettando il trattato che abbiamo firmato insieme”

Intervista a Cnews sul Tav della ministra dei Trasporti francese Elisabeth Borne

La ministra dei Trasporti francese, Elisabeth Borne, in un’intervista a Cnews, ha richiamato l’Italia agli impegni assunti sul Tav Torino-Lione. “Un tunnel non lo possiamo fare da soli, confido che domani l’Italia dirà di sì, e rispetterà il trattato internazionale che abbiamo firmato insieme”, ha detto l’esponente del Governo francese.

“E’ un progetto molto importante – ha aggiunto Borne -: tra l’Italia e la Francia solo l’8 per cento delle merci è su ferrovia, tra l’Italia e la Svizzera è del 70 per cento. L’obiettivo del tunnel è permettere di sviluppare il trasporto ferroviario. Questo vuol dire meno camion sulle Alpi, un traguardo che attendono in tanti”.

L’Unione europea ha “dichiarato di essere pronta ad aumentare al 50 per cento la propria parte di contributo per realizzare il progetto della Tav tra Torino e Lione”. “Il contributo attuale – ha ricordato la ministra francese – è del 40%, quello italiano è del 35 e quello francese del 25”.

“Nei traffici tra Francia e l’Italia – spiega ancora Borne nell’intervista – solo l’8% del trasporto merci viene effettuato attraverso la ferrovia, tra Italia e Svizzera sono il 70%. L’obiettivo di questo tunnel Lione-Torino è permettere di sviluppare il trasporto su ferro: ciò significa meno camion nelle valli alpine e penso che tutti stiano aspettando”.