Tav, via libera della Camera alla mozione M5S-Lega. Impegna il Governo a ridiscutere integralmente il progetto della linea Torino-Lione

La mozione M5S-Lega sul Tav è passato con 261 voti a favore, 136 contrari e due astenuti

L’Aula della Camera ha approvato la mozione presentata da M5S e Lega sul progetto del Tav. Il testo, passato con 261 voti a favore, 136 contrari e due astenuti. “La Camera – si legge nella mozione – impegna il governo a ridiscutere integralmente il progetto della linea Torino-Lione, nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia”.

“La mozione presentata oggi in Aula da MoVimento 5 Stelle e Lega – dichiarano in una nota i deputati piemontesi del M5S – rappresenta il giusto modo di procedere e segue quanto scritto nel contratto di Governo. Una scelta di buon senso: non rispondiamo a nessuna lobby e non abbiamo fretta di gettare i soldi dei cittadini dalla finestra, come sembrano invece avere le opposizioni. Se devono essere spesi dei soldi pubblici devono essere fatte delle verifiche rigorose e l’analisi costi benefici, in questo senso, è lo strumento analitico migliore per valutare la bontà di un eventuale investimento. Sarà questo il modello da seguire per prendere qualsiasi decisione”.

“Come MoVimento 5 Stelle – proseguono – siamo sempre stati contrari a questa opera e l’analisi costi-benefici, realizzata da tecnici indipendenti e di spessore internazionale, ha purtroppo confermato le nostre perplessità. I dati sul traffico in direzione di Lione e la continua diminuzione della quantità di merci scambiate nei valichi del nord – ovest italiano negli ultimi anni infatti, confermano l’insussistenza dell’opera. Con tali livelli di traffico è semplicemente assurdo pensare di spendere questi soldi: l’opera rischia di essere dannosa non solo per il territorio e per l’ambiente, ma per l’economia di tutto il Paese”.

“Ci sono perdite per 8 miliardi a carico dei cittadini – aggiungono i parlamentari pentastellati -. Non accettiamo lezioni da chi fino ad oggi ha gestito in maniera così deficitaria i beni dello Stato. È finito il tempo del ponte sullo Stretto, delle grandi opere che fanno arricchire i soliti noti. L’analisi costi-benefici è stata già inviata all’Unione Europea e questo è l’unico strumento valido a livello internazionale per prendere una decisione sul Tav Torino-Lione. Al contempo, il Ministro Toninelli e la sua omologa francese Elisabeth Borne hanno firmato congiuntamente una lettera al soggetto attuatore Telt per posticipare i bandi di gara relativi al tunnel di base, a ulteriore dimostrazione che anche la Francia vuole valutare bene cosa fare, perché questa non è certo una decisione che può essere presa con leggerezza”.