Tutti pazzi per le querele. Da Muraro a Renzi, dal Pd alla Raggi, fino a Carrai e de Bortoli. Quando la politica debole non fa altro che minacciare

Un balletto disarmante che fa volare senza sosta minacce di querela. Da de Bortoli a Carrai, da Muraro a Renzi, dal Pd a Virginia Raggi.

Un balletto disarmante che fa volare senza sosta minacce di querela. Come se in Italia non ci fosse altro modo per interloquire, soprattutto se di mezzo ci sono le istituzioni. Quello che è successo nelle ultime 48 ore sembra parlare chiaro. Prima l’assessore all’ambiente del Comune di Roma, Paola Muraro, che querela Matteo Renzi. Poi il Pd che decide di querelare Virginia Raggi. Infine l’ultima vicenda in ordine di tempo: il braccio destro del premier, Marco Carrai, che minaccia di querelare l’ex direttore del Corriere della sera, Ferruccio de Bortoli.

CONTRASTI – Nella mattinata di ieri l’imprenditore fiorentino, vicinissimo al premier, ha annunciato querela contro l’ex direttore del Corriere per l’editoriale, pubblicato sul quotidiano di via Solferino, in cui si ricostruivano le ultime vicende del caso Mps. L’accusa a Carrai era di aver inviato un sms all’allora Ad della banca senese, Fabrizio Viola, per annunciargli la sua imminente sostituzione. A che titolo, si chiedeva il giornalista, l’imprenditore è entrato nella vicenda? Carrai, con una nota, ieri ha seccamente reagito: “Nella giornata di oggi (ieri, ndr) provvederò a presentare, a tutela della mia immagine, querela nei confronti dell’ex direttore del Corriere della Sera, Ferruccio de Bortoli, il quale in una personale ricostruzione della vicenda Mps ha scritto che io avrei annunciato all’ex Ad della banca Fabrizio Viola la sua sostituzione con un sms. La notizia è totalmente falsa”. Ma alla fine della nota Carrai apriva a una soluzione pacifica: “Provvederò a ritirare immediatamente la querela non appena De Bortoli riterrà di riconoscere il suo errore”. E l’apertura è stata sfruttata da de Bortoli, che però ha ribadito l’attualità delle sue domande. In una nota il giornalista ha chiesto scusa a Carrai per aver scritto un’imprecisione. “L’errore è mio. Da una verifica con il destinatario, l’sms di Carrai risulta inviato dopo la telefonata di Padoan”, ha scritto sulla sua pagina Facebook. Il che fa capire che l’sms c’è stato, ma dopo la comunicazione del ministro all’allora manager di Mps.

GLI SVILUPPI – Il giornalista, però, non è arretrato sul merito del suo editoriale e ha incalzato Carrai: “Qual è il suo ruolo nella vicenda Monte Paschi e, in particolare, nella sostituzione di Viola con Morelli?”. Due giorni fa, invece, era stato l’assessore all’Ambiente di Roma, Paola Muraro, ad annunciare querela per diffamazione nei confronti del premier. Nel mirino gli “indebiti accostamenti fatti con l’inchiesta su Mafia Capitale”. La svolta della Raggi, aveva sarcasticamente detto il premier, “è stata dare la gestione dei rifiuti a quelli di Mafia Capitale”. In serata, però, avevano risposto i legali dei Democratici, annunciando una querela alla sindaca di Roma. La quale, in un lungo post sul suo profilo Facebook, aveva risposto a Renzi: “Affari con Mafia Capitale? Mica siamo il Pd. I cittadini sanno che quel sistema lo hanno creato loro e noi lo stiamo combattendo. Il premier quando è in difficoltà, ultimamente capita spesso, prova a distogliere l’attenzione e a cambiare argomento”.