Ultime limature per la Manovra. La bozza varata oggi da Palazzo Chigi mette tutti d’accordo in maggioranza. Ecco cosa prevede la prossima legge di bilancio

Prende forma la manovra economica del governo giallo-rosso. Il vertice di maggioranza che si è svolto nel pomeriggio a Palazzo Chigi ha varato il testo che avrà andare in Parlamento che comprende l’accordo sulla flat tax. Rispetto all’anno scorso c’è il divieto di cumulo con i redditi di lavoro dipendente oltre trentamila euro. Fra le novità c’è anche una nuova microtassa su cartine e filtri per le sigarette “da arrotolare”. Si tratta di 0,005 euro su ogni pezzo contenuto nelle confezioni, è a carico di produttori o fornitori nazionali “all’atto della cessione” ai tabaccai.

Previsto anche un aumento di 5 euro al chilo dell’accisa minima sui tabacchi lavorati. Per le sole sigarette sale di un punto l’onere fiscale minimo mentre aumenta per tutti (dai sigari al tabacco trinciato) l’aliquota dell’accisa. Non si interviene, invece, sulle sigarette elettroniche. Per il resto c’è lo stop all’aumento della cedolare secca sugli affitti, si ferma la stretta sulla Flat tax per i lavoratori autonomi e compaiono nuove risorse per il piano Impresa 4.0 a condizione che gli investimenti siano sostenibili dal punto di vista ambientale.

Nuova tornata di spending review che coinvolgerà, dal prossimo anno, anche emolumenti e gettoni di presenza che vanno ai componenti degli organi di amministrazione e controllo pubblici, escluse le società. Si conferma anche un nuovo tetto per gli acquisti intermedi di beni e servizi che non potranno superare le spese medie sostenute nel triennio 2016-18 (esclusa la sanità). Sarà un decreto della presidenza del Consiglio, entro giugno, a stabilire “criteri, limiti e tariffe” di emolumenti e gettoni, esclusi i rimborsi spese. A partire dal 2020 (quindi per le dichiarazioni 2021) per ottenere tutte le detrazioni fiscali al 19% le spese dovranno essere “certificate” con bonifici o pagamenti con bancomat o carte.

Sempre in materia di sgravi, la Manovra pone anche un limite di reddito (120mila euro) oltre il quale lo sconto fiscale si riduce, fino ad azzerarsi oltre i 240mila euro. Sono escluse le detrazioni per gli interessi passivi sui prestiti. Incluso anche un doppio meccanismo di “freezing” a garanzia della tenuta dei conti: oltre al blocco di spese per 1 miliardo, si aggiunge anche un accantonamento specifico per Quota 100. Si prevedono infatti per il prossimo triennio altri risparmi per 1,7 miliardi in totale (300 milioni nel 2020, 900 nel 2021, 500 nel 2022) a garanzia dei quali vengono accantonate risorse equivalenti. Si prevedono poi due monitoraggi l’anno, entro il 15 marzo ed entro il 15 settembre, per liberare i fondi accantonati una volta perseguiti i risparmi.

Nei 111 articoli che compongono al momento il testo viene mantenuta la cedolare secca sugli affitti al 10% e una raffica di bonus, dai bebè ( con un minimo di 960 euro a un massimo di 1.920 in tre soglie) alle detrazioni per i lavori di ristrutturazione o sulle spese per rifare le facciate (90% la detraziooni per i condomini). Nel pacchetto micro-tasse sono confermate sia la plastic tax sia la sugar tax dalle quali il governo attende in totale 1,2 miliardi di euro. La tassa sul consumo di bevande analcoliche con zuccheri aggiunti “è fissata nelle misure di euro 10,00 per ettolitro, per i prodotti finiti; di euro 0,25 per chilogrammo, per i prodotti predisposti ad essere utilizzati previa diluizione”.

Quanto alla plastic tax l’imposta sugli imballaggi è fissata a 1 euro per chilogrammo di materia plastica e non è dovuta per i prodotti risultino compostabili In tema verde viene inoltre istituito un Fondo per il Grenn New Deal con una dotazione di 470 milioni di euro per l’anno 2020, di 930 milioni di euro per l’anno 2021 e di 1.420 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023, di cui una quota non inferiore a 150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022. Alla costituzione del fondo, si legge, “concorrono i proventi delle aste delle quote di emissione di CO2″, relativi agli anni 2020, 2021 e 2022, a valere sulla quota di pertinenza del ministero dell’ambiente, per un importo pari a 150 milioni di euro l’anno che ”viene versata all’entrata del bilancio dello Stato da parte del Gse e resta acquisita all’erario”.

Misure per la crescita sono dedicate al Sud. Nell’articolato c’è il rafforzamento della clausola per destinare il 34% degli investimenti al Mezzogiorno; un piano straordinario di promozione del made in Italy; la conferma della misura ‘Resto al Sud’ in favore dei giovani imprenditori meridionali; rifinanziamento della strategia nazionale aree interne e rafforzamento delle zone economiche speciali. Mentre in materia di Enti locali il pacchetto include 110 milioni di ristoro per l’Imu e l’accorpamento dell’Imu-Tasi nella cosiddetta local tax. Aumentano anche le anticipazioni di Tesoreria.

Previsto inoltre un fondo investimenti per gli enti territoriali, con una dotazione di 735 milioni di euro per l’anno 2020, di 1.078 milioni di euro per l’anno 2021, di 1.670 milioni di euro per l’anno 2022 e di 2.300 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2032. Il fondo tiene conto delle coperture Imu-Tasi, di edilizia sanitaria e dello sblocco degli avanzi Regioni. Altra conferma e’ quella della riduzione del cuneo fiscale a favore dei lavoratori, per 3 miliardi di euro nel 2020 e di 5 miliardi a decorrere dall’anno 2021, e l’addio al superticket sanitario da settembre 2020. Come misura di sicurezza di salvaguardia all’altra, il governo ha comunque creato un piccolo fondo di un miliardo di euro che resterà congelato fino alla predisposizione del Def il prossimo anno. Risorse tornerebbero nella disponibilità del governo in sede di assestamento di bilancio.