di Antonello Di Lella
Studenti universitari sul piede di guerra anche in Campania. Sulla scia del successo ottenuto al Tar dai colleghi del Piemonte, gli studenti campani sono pronti a dare battaglia per ottenere dalla Regione i soldi delle borse di studio, che l’Azienda per il diritto allo studio universitario (Adisu), nel 2012 ha stanziato solo in minima parte rispetto a quanto previsto, e dovuto. L’Adisu, infatti, ha erogato solo pochi spiccioli rispetto a quei fondi versati dagli studenti tramite tassa regionale per il diritto allo studio, e vincolati per legge al pagamento delle borse di studio universitarie. E la tassa ha subito anche un salasso vero e proprio con un aumento del 125%: da 62 a 140 euro l’anno. Ma di quella cifra oltre il 50%, precisamente il corrispettivo di 78 euro a studente, è stato trattenuto dalla Regione, guidata dal governatore Stefano Caldoro, per coprire i buchi di bilancio dell’Ente. Ora sono in partenza due esposti, uno alla Corte dei Conti e uno alla Procura della Repubblica, per provare a ottenere quei soldi bloccati e negati al diritto allo studio.
Il precedente
Solo una settimana fa il Tar ha condannato la regione Piemonte alla restituzione di 2 milioni di euro sottratti agli universitari e forti di questo precedente gli studenti campani ora sono tornati alla carica chiedendo la restituzione di 13,6 milioni di euro. A fare i conti c’ha pensato l’Udu, il sindacato degli studenti universitari. “E’ vergognoso che, dopo il Piemonte, anche la Campania abbia sottratto indebitamente soldi agli studenti per coprire i buchi del bilancio regionale”, ha commentato Lorenzo Fattori, coordinatore provinciale dell’Udu di Napoli, “è stato sufficiente verificare le graduatorie per le borse di studio dell’anno 2012/2013 per accertare che solo 62 euro su 140 sono stati utilizzati per le borse di studio”. Per quanto riguarda i fondi restanti ha spiegato l’Udu, al ministero sarebbero stati dichiarati solo 10.341.036 euro finalizzati all’erogazione delle borse a fronte di un introito totale che doveva essere pari a 23.946.300 euro (somma ottenuta moltiplicando il numero degli iscritti delle università campane per l’importo della tassa regionale). Dai calcoli quindi sarebbero esattamente 13.605.264 euro i fondi sottratti all’istruzione universitaria. Con solo il 27% degli studenti idonei che riceve una borsa di studio.
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