Uscire dall’Euro? Per il leghista Borghi l’eventualità non è un tabù: “Un dovere rappresentare le istanze del 25% degli italiani”. Gualtieri: “Nemici degli interessi del Paese”

“Io penso sia in ogni caso un argomento, che nessun argomento possa essere un tabù. Una posizione politica se condivisa da un numero sufficiente di persone, 25/30%, secondo lei è vietato presentare e rappresentare le istanze di questo 25% di persone? Io penso sia un dovere rappresentare le istanze del 25% di persone. Poi per far qualsiasi cosa ci vuole la maggioranza”. E’ quanto ha detto il parlamentare leghista e presidente della Commissione Bilancio della Camera, Claudio Borghi (nella foto), rispondendo alla domanda, nel corso della puntata di questa mattina di Agorà, se in un futuro governo possa essere riproposta l’uscita dell’Italia dell’euro.

“E’ noto che Borghi e la Lega sono per l’uscita dall’euro – ha commentato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri – e quindi si confermano nemici degli interessi dell’Italia, della tutela dei risparmi. Se si facesse quello che dice Borghi gli italiani perderebbero molti soldi, il valore dei loro stipendi e delle loro pensioni, verrebbe drasticamente ridotto, quindi l’Italia sarebbe un Paese molto più povero, è una ricetta fallimentare che per fortuna non incontra il favore degli italiani”.