Venghino siori venghino. La Lega imbarca tutti e fa infuriare la Meloni. Porte aperte ai grillini scontenti. Ma FdI teme un ritorno di fiamma

Il morto non c’è ancora ma il funerale è già stato celebrato. Non perde tempo Matteo Salvini e, in presenza di un Movimento 5 Stelle agonizzante ma non ancora defunto, ha già lanciato una pesantissima opa. Senza troppi giri di parole, all’indomani di una votazione sulla piattaforma Rousseau che ha sancito il via libera alla presenza alle elezioni regionali sconfessando di fatto ha sconfessato la linea del capo politico Luigi Di Maio, il Capitano ha subito spalancato le porte della Lega ai grillini delusi. “Penso sia chiaro agli italiani che Grillo e Di Maio abbiano tradito la ragione fondante del Cinquestelle alleandosi con il Partito Democratico, che è il partito del sistema. Un movimento antisistema che si allea con un partito di sistema ha evidentemente esaurito la sua ragion d’essere”.

Fa leva sulla voglia di cambiamento e la comune radice “antisistema”, il leader della Lega: “E’ chiaro che ci sono tanti elettori ed eletti del M5S che vogliono continuare la loro battaglia di cambiamento. Se sono persone perbene e motivate sono i benvenuti, anche se noi non andiamo a cercare nessuno, ma abbiamo voglia di crescere e lo faremo già dalle prossime settimane”. Che il Carroccio abbia voglia di crescere è indubbio, anche se aver raggiunto il 34% alle scorse europee, con i sondaggi che lo danno da mesi abbondantemente sopra il 30% e un consenso crescente nel Paese, è già un risultato incredibile. Ma non si accontenta Salvini e, oltre a essere in campagna elettorale permanente, è anche in campagna acquisti permanente. Soprattutto al Mezzogiorno dove sta imbarcando ex esponenti o delusi di Forza Italia, “orfani” di Alleanza Nazionale se non addirittura elementi provenienti dall’estrema destra.

Appena due giorni fa due sindaci della Costiera amalfitana sono passati alla Lega con tanto di conferenza stampa alla presenza del leader, e in quell’occasione il neo commissario campano, il canturino Nicola Molteni è stato chiaro: “Gli amministratori che bussano alla nostra porta per darci una mano sono tanti. Le porte sono aperte, ovviamente con un minimo di selezione all’ingresso”. Selezione all’ingresso non sempre riuscita visto che non sono stati rari negli ultimi anni, dall’esperimento Noi con Salvini – il primo “embrione” di una Lega nazionale e sovranista – , in poi i casi di “riciclati” che hanno riservato amare sorprese, anche in ambito giudiziario.

In ogni caso l’alleata Giorgia Meloni ha subito fatto sapere al leader della coalizione Salvini di volere chiarezza in merito a questa apertura ad eventuali transfughi a 5Stelle: “Noi non potremmo trovarci in una coalizione con Luigi Di Maio. Anzi, chiedo al mio amico Matteo Salvini parole molto chiare su questo. Leggo di retroscena su possibili alleanze Lega-5S a cui non credo e confido che Salvini chiarirà definitivamente che non ci saranno mai più alleanze con i 5S: errare è umano perseverare in questo caso sarebbe incredibile”.