Porte chiuse per la Popolare di Vicenza. Borsa italiana non ne ha approvato la quotazione a Piazza Affari. Con una nota è stato precisato che “non sussistono i presupposti per garantire il regolare funzionamento del mercato”. L’esordio in Borsa sarebbe dovuto esserci mercoledì 4 maggio. Ma l’aumento di capitale a 1,75 miliardi di euro non si è concluso nel migliore dei modi visto che ci sono state adesioni minime tra i sottoscrittori. Nel comunicato di Borsa italiana si legge che “il provvedimento di ammissione delle azioni della banca del 20 aprile 2016 è da considerarsi decaduto”. Adesso con il venir meno della quotazioni in Borsa decade pure l’offerta pubblica delle azioni. Al fondo Atlante andrà il 100% dell’aumento di capitale da 1,5 miliardi e il fondo deterrà il 99,33% del capitale dell’istituto.
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