Scuole a rischio crollo. Ecco la situazione degli istituti: le tragedie non ci hanno insegnato ancora niente

Sono 150 gli edifici monitorati da Cittadinanzattiva. Emerge che una scuola su tre si trova in una zona ad alto rischio sismico

La tragedia di San Giuliano di Puglia in Molise ha insegnato ancora troppo poco in Italia. Perché dopo quella scossa di terremoto che causò il crollo della scuola in cui persero la vita 27 bambini e la loro maestra è cambiato ben poco. Lo dimostrano i dati diffusi questa settimana nel XIV Rapporto di Cittadinanzattiva su sicurezza, qualità e accessibilità a scuola. Basti pensare che più di un edificio scolastico su dieci presenta lesioni strutturali.

IL CENSIMENTO – Sono 150 gli edifici monitorati da Cittadinanzattiva. Emerge che una scuola su tre si trova in una zona ad alto rischio sismico. E tra quelle collocate nelle zone a rischio 1 e 2 soltanto l’8% è stato costruito secondo le normative antisismiche. Delle scuole monitorate l’agibilità statica la possiede solo il 35% degli istituti. È proprio la qualità delle strutture a incutere terrore nei genitori dei ragazzi. Soltanto negli ultimi tre anni, secondo un censimento, si sono registrati 112 crolli, che hanno portato al ferimento di 18 persone. “Si tratta di una situazione difficile e lo sarà per molti anni ancora”, ha sottolineato Adriana Bizzarri di Cittadinanzattiva, “Nonostante gli interventi governativi fin qui realizzati c’è ancora molto da fare”. Interventi che secondo quanto affermato dal ministro per l’Istruzione, Stefania Giannini, in risposta al question time di mercoledì scorso sono stati di “6 miliardi di euro investiti sull’edilizia scolastica dal Governo”. Cifre che, secondo il Movimento 5 Stelle, non sarebbero proprio esatte.

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