Brusaferro: “Numeri significativi e difficilmente sostenibili. Possiamo convivere con il virus ma serve attenzione e responsabilità”

Con questi numeri, “significativi e difficilmente sostenibili”, sarà necessario ricorrere alla mitigazione per riuscire a contenere la curva epidemica. A sostenerlo è il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, nel corso della conferenza stampa organizzata dal ministero della Salute per fare il punto sulla seconda ondata dell’epidemia. Il senso di responsabilità, ha aggiunto il numero uno dell’Iss, “è un altro strumento cruciale per riuscire a controllare la diffusione”. “Stanno aumentando i sintomatici e i paucisintomatici – ha detto ancora Brusaferro -, è un trend lento ma si sta verificando, questo ci da un segnale estremamente importante da porre come attenzione”.

Se superiamo le soglie dei contagi in tutto il Paese, vuol dire che per “i pazienti che sono affetti da altre patologie non potranno trovare risposte nei nostri ospedali. Il tema da salvaguardare è quello di gestire l’epidemia garantendo contemporaneamente assistenza di qualità agli altri bisogni di salute”. “Fortunatamente – ha spiegato ancora il presidente dell’Iss – le persone più anziane contraggono un po’ meno infezione di quelle più giovani, ma gli over 70 stanno ricominciando a contrarre l’infezione anche loro. Le persone più anziane e quelle fragili sono quelle che contraendo l’infezione hanno il maggior rischio di complicanze e di avere un esito fatale”.

Il numero uno dell’Iss ha poi avvertito circa la necessità di continuare a “proteggerli e a relazionarci con attenzione a loro, perché se questa curva dovesse crescere, si assocerebbe anche una crescita dei decessi”. “Aumentando in maniera molto significativo il numero di casi quotidiani – ha spiegato ancora -, le risorse messe in campo, anche quelle aggiuntive fanno faccia. Arrivare a 20-21mila casi al giorno significa tracciare 5-10 casi per ognuno. Questo è un elemento di preoccupazione, dove si fa fatica a tracciare scatta una nuova fase che si chiama mitigazione, ovvero degli strumenti da utilizzare a livello di popolazione per ridurre la trasmissibilità”.

Da qui “la necessità di attenzione, di adottare dei provvedimenti che consente di poter modellare la curva e raffreddarla”. “Fino alla metà di agosto – ha aggiunto Brusaferro – la curva italiana era sempre in discesa, questo è merito delle misure e dei cittadini, credo che in questa fase serve limitare i contatti non strettamente necessari. Questo è un appello importante per modellare adesso la curva e svolgere tutte le attività che vogliamo svolgere. Siamo chiamati a fare tutti gli sforzi per muoverci, da qui a poche settimane, a quello schema di modellazione sapendo che possiamo convivere con il virus”.