Arcuri: “I numeri ci dicono che la forza del virus è molto rilevante ma grazie alle misure messe in campo si sta riducendo”

“Oggi ci sono oltre 46mila nuovo contagiati e 653 decessi. Sono numeri in progressiva crescita ma dobbiamo fare uno sforzo per entrare dentro e spiegare perché i numeri ci dicono che la forza del virus è molto rilevante, ma grazie alle misure messe in campo si sta riducendo”. E’ quanto ha detto il Commissario straordinario all’emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri, commentando i dati sull’evoluzione della seconda ondata epidemica (leggi l’articolo).

“Nelle ultime quattro settimane la crescita si è affievolita e nell’ultima settimana si è ridotta. La crescita è impetuosa ma il suo ritmo va decelerando. Il rapporto tra i positivi e i tamponi effettuati comincia a decrescere, oggi è del 14,4%. Queste informazioni continuano a mostrare una certa flessione dei contagi. Noi continuiamo a fare il numero massimo di tamponi, 10 volte di più rispetto alla prima ondata”.

“Continua il dibattito sulla effettiva capacità di rispondere delle terapie intensive. Abbiamo 3712 persone ricoverate in terapia intensiva – ha aggiunto ancora il Commissario – e abbiamo 10.025 posti letto potenzialmente attivabile. Questi numeri vengono tutti i giorni validati dal ministero della Salute, Brusaferro ha confermato i dati, questo non significa che possiamo abbassare la guardia ma abbiamo distribuito dall’inizio dell’emergenza 3846 ventilatori già attivati. Abbiamo in programma una ulteriore distribuzione per superare gli 11.200 posti letto”.

“Stiamo disegnando il piano vaccini – ha detto ancora Arcuri -, Pfizer fornirà alle nazioni Ue una certa quantità di dosi e all’Italia arriveremo 3,4 milioni di dosi alla metà di gennaio. Siccome ha certe caratteristiche queste dosi saranno utili a vaccinare 1,7 milioni di italiani, le caratteristiche e stiamo dedicando molto tempo nel disegnare il piano, il ministro sottoporrà al Consiglio dei ministri e poi al Parlamento il piano per condividere le categorie di cittadini a cui somministrare le dosi. Noi abbiamo suggerito due variabili: esposizione al contagio e il livello della fragilità. Secondo noi questi sono i criteri da utilizzare per una definizione condivisa di questa che sarà la più grande campagna di distribuzione di vaccini”.